Un raggiro colossale, che ha fruttato ad una segretaria un ricco bottino. Sfruttando la fiducia "totale" che le era stata concessa, tanto che aveva "accesso alla movimentazione" dei conti anche delle società, l'allora segretaria e assistente personale di Tommaso Rocca, della nota famiglia di industriali della siderurgia, sarebbe riuscita ad appropriarsi di oltre 700mila euro di quest'ultimo, usandone una parte anche per comprarsi una casa. È il quadro che emerge da un'inchiesta della Procura e della Gdf di Milano, scaturita proprio dalla denuncia di Tommaso Rocca, 46 anni, nipote di Gianfelice, fondatore del gruppo Techint.
Cosa è successo
L'indagine ha portato ad un sequestro preventivo di beni, emesso dal gip Ileana Ramundo, a carico della donna, 47 anni, per oltre 767mila euro. La segretaria, come traspare dagli atti, è stata accusata di appropriazione indebita, autoriciclaggio e sostituzione di persona: tra il 2018 e il 2022, avrebbe portato via soldi al 46enne, anche pilota di Gran Turismo, usando i "codici di accesso ai canali multimediali degli istituti di credito", utilizzando le sue carte di credito, ricaricando carte prepagate e ancora disponendo bonifici a suo favore dai conti "di proprietà del Rocca".
L'assistente, tra l'altro, avrebbe anche approfittato di un suo problema fisico e del "necessario affidamento" che "riponeva in lei in ragione delle difficoltà a svolgere diverse incombenze". Parte del denaro sottratto, secondo l'accusa, ossia circa 600mila euro, sarebbe servito alla donna per garantire, come ipoteca, l'acquisto di una casa da oltre 300mila euro.
La segretaria, stando sempre al provvedimento del gip di Milano, avrebbe usato il denaro anche per spese personali di ogni genere, dalle cene al ristorante ai negozi. E ancora, per "acquisti on line", spese mediche e veterinarie, ma anche per soggiorni in hotel lussuosi. Inoltre, come si legge ancora negli atti, la donna avrebbe deciso di comprare casa, più precisamente una "villa" da oltre 380mila euro, con un mutuo per "nascondere l'effettiva disponibilità di denaro" che aveva. In più, dopo aver saputo di essere stata denunciata da Rocca, avrebbe donato "la nuda proprietà" alle figlie, affrettandosi, dunque, a "dismettere la titolarità dell'immobile". Il giudice, su richiesta del dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei conti della 47enne e della stessa abitazione.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Dicembre 2023, 19:49
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