Pendolari prigionieri due ore sul treno per Milano. Rabbia e malori

Pendolari prigionieri due ore sul treno per Milano. Rabbia e malori

di Simona Romanò
Prigionieri per quasi due ore sul treno della linea S6 Novara-Pioltello.
È accaduto ieri a centinaia di pendolari che si dirigevano al lavoro a Milano: alle 8,18 il treno 10621, affollatissimo a causa della soppressione della corsa precedente, si è bloccato per un guasto al motore alle porte della città, tra le stazioni di Pregnana Milanese e Rho. I passeggeri accalcati erano prigionieri nelle carrozze, impossibilitati ad aprire i finestrini, che erano bloccati per motivi di sicurezza, «con l’aria condizionata non funzionante - hanno denunciato - e le toilette fuori servizio». Dopo mezz’ora, fra il caldo e l’aria pesante, qualcuno ha accusato lievi malori e attacchi di panico. Alla fine i viaggiatori, esasperati dopo due ore di attesa e dopo aver tempestato di telefonate il 112, hanno forzato le porte per riversarsi sui binari e respirare aria fresca. Il capotreno non ha potuto fare altro che assecondarli per riportare la calma. Insomma, una nuova odissea per i pendolari di Trenord, che ogni giorno usano i treni per recarsi in ufficio, a scuola, nelle aziende. L’ennesimo disagio ha riacceso la rabbia degli utenti che gridano «mai sfiorati questi livelli di disservizi». Soltanto alle undici sono iniziate le manovre.
Trenord ribatte: «Le operazioni di recupero sono subito iniziate.
L’aria condizionata a bordo treno era funzionante. Il capotreno, passando tra i vagoni ad informare i passeggeri del guasto, ha comunque provveduto ad aprire i finestrini». E sottolinea che «circa 15 persone sono scese sulla massicciata e hanno causato la sospensione della circolazione sull’intera tratta per motivi di sicurezza, il soccorso».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Maggio 2018, 07:46
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