Lo stress maggiore degli italiani durante il lockdown? Certo il timore di ammalarsi, certo il lavoro a rischio o in complicato e paranoico da smart working, certo i figli in Dad. Ma uno spettro aleggiava nelle case italiane. La paura dell'aumento di peso. I chili di troppo sono e sono stati la prima fonte di stress made in Italy durante il primo e secondo lockdown e ancora oggi.
Lo rivela una recente ricerca (3051 intervistati ad aprile su un campione di popolazione fra 18 e 65 anni), commissionata da Allurion Technologies, multinazionale americana pioniera nelle tecnoliogie per la perdita di peso che ha ideato il palloncino Elipse, che si immette nello stomaco senza intervento chiurgico e si apre dopo 4 mesi venendo espulso naturalmente.
Durante le chiusure forzate il peso è stato il primo motivo di insoddisfazione. La quota di infelici o molto infelici gurdando la bilancia è il 40%, seguito dalla quantità delle relazioni sociali (37%) e dalla loro qualità (35%). Al quaro posto i probelmi finanziari (34%), mentre al 32% c'è la preoccupazione per la propria sanità di mentale e solo al 22% invece per la salute fisica.
Tra i motivi di stress sul corpo vince l’aumento del girovita (23%), poi il ko del tono muscolare (16%), mentre solo il 3% degli intervistati è preoccupato per capelli bianchi, rughe e viso stanco.
Di certo i lockdown hanno purtroppo prodotto anche un approccio con il cibo spesso impazzito. Si chiama craving ed è il desiderio improvviso e incontrollabiloe di mangiare (in genere snack e junk food) che ha funestato le menti italiane al 49% con un aumento di peso fino a 6 chili.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Luglio 2021, 20:08