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Niccolò Bettarini chiede un milione di euro di danni per l'aggressione fuori dalla discoteca
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Niccolò Bettarini ha chiesto un milione di danni per l'aggressione subita il primo luglio fuori da una discoteca. La richiesta avanzata tramite il legale Alessandra Calabrò è di un milione di euro di risarcimento e 500mila euro di provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti dei 4 imputati per tentato omicidio nel processo abbreviato sull'aggressione del 20enne figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura con calci, pugni e coltellate.
Gli imputati sono Davide Caddeo, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej con l'accusa di tentato omicidio ai danni del figlio 20enne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, aggredito con calci, pugni e coltellate davanti alla discoteca 'Old Fashion'. Bettarini, che nel processo presieduto dal gup Guido Salvini si è costituito parte civile, tramite il suo legale si è inoltre associato alle richieste di condanna a 10 anni proposte dal pm Elio Ramondini. Prima di una breve sospensione oltre al pm e al legale di Bettarini sono intervenuti i difensori Mirko Perlino (Ferzoco) e Daniele Barelli (Jakej).
Perlino ha richiesto per il suo assistito la derubricazione del capo d'accusa in lesioni aggravate e in subordine l'esclusione dell'aggravante per futili motivi, il riconoscimento delle attenuanti generiche e quella del «reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti».
Barelli per Jakej ha chiesto la derubricazione del capo d'accusa in rissa aggravata e in subordine l'esclusione dell'aggravante dei futili motivi e il riconoscimento delle attenuanti generiche, tra cui quella della provocazione.
«Alla vista degli imputati - ha detto Bettarini - ho provato una serie di emozioni diverse, è difficile riassumerle. Nelle prime udienze ho provato molto odio, molto rancore, poi piano piano certe cose le metabolizzi in maniera diversa. Siamo qui e speriamo nella giustizia».
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