Mimmo l'egiziano, il supercustode che ha sventato quasi 40 furti: «Mi piace semplicemente essere utile»

Mohamed Salah condivide il nome con il celebre calciatore del Liverpool ma a Monza è più celebre dell'ex Roma

Mimmo l'egiziano, il supercustode che ha sventato quasi 40 furti: «Mi piace semplicemente essere utile»

di Redazione Web

Mimmo l'egiziano, al secolo Mohamed Salah, è il "supereroe" che sventa i furti a Monza, dove vive e lavora, e dove è diventato una sorta di celebrità. «È quello che succede nel mio Paese: se vediamo qualcuno che sta facendo un furto, corriamo tutti a dare una mano».

I furti sventati

Mimmo è il custode di un condominio signorile di via Rovani, a poche decine di metri dal Parco e dalla Villa Reale. Un quartiere benestante spesso preso di mira dai rapinatori. In 30 anni di servizio Mohamed ha sventato 40 furti, anzi «sono 37, per la precisione» ha sottolineato al Corriere, «ma ci tengo a dire una cosa: non sono un giustiziere, quando vedo qualcosa di sospetto, la prima cosa che faccio è chiamare le forze dell’ordine; sono sempre in contatto con polizia e carabinieri».

L'ultimo atto eroico, che lui modestamente potrebbe rifiutare di definire tale, è quando una coppia di ladri con in mano cacciavite e piedi di porco stava scavalcando la cancellata di uno dei condomini: «Me li sono trovati davanti a un metro da me. Mi volevano colpire, avevo la mia torcia in tasca e gliel’ho puntata in faccia, poi è arrivato un loro complice con un’Audi A3 e sono scappati. Questi erano professionisti, ne sono sicuro», ha raccontato.

La storia di Mimmo

Grosso e imponente, Mimmo era un'insegnante di educazione fisica ad Alessandria D'Egitto e un pesista. Oggi ha 53 anni, ma quando era più snello e slanciato, ma sempre possente, giocava a calcio a Sesto San Giovanni. «Ero un difensore, il mio ruolo era quello del libero. Il calcio è il motivo che mi ha portato in Italia. All’epoca parlavo solo la mia lingua.

Il mio allenatore, che di lavoro faceva l’amministratore di condomìni, mi ha aveva trovato il posto, qui a Monza», ha detto. All'inizio non parlava italiano e si sentiva a disagio, poi in poco tempo ha fermato i primi ladri ed è stato subito assunto.

Ora Monza è casa sua. «Quando ho un po’ di tempo libero, qui, faccio cento metri e sono dentro il Parco, faccio un giro in bicicletta con gli amici, mi sento davvero un re». La scorsa estate, nel momento «peggiore dei furti insieme al periodo natalizio», ha avuto un incontro che racconta con orgoglio: «Ero in strada, a dare un’occhiata in giro, si ferma una macchina, la persona alla guida mi saluta, e mi chiede come sto: era il sindaco». Però, una piccola recriminazione, Mimmo ce l’ha, e non la nasconde: «Dopo tutti questi “arresti”, forse una piccola medaglia la meriterei».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Novembre 2023, 13:45
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