Milano, gli anziani cercano il cibo dagli scarti dei mercati. Errico: «Da San Siro a Papiniano è un fenomeno in crescita»

Gli anziani cercano il cibo negli scarti dei marcati ambulanti. Errico: «Da Baggio a Papiniano, fenomeno in crescita»

di Simona Romanò

Raccolgono gli avanzi di cibo che sono buttati dagli ambulanti dei mercati settimanali a fine giornata. Rovistano tra la gli scarti per recuperare la frutta o la verdura che non è abbastanza bella da essere venduta. Oppure si avvicinano alle bancarelle che stanno smantellando per chiedere se è rimasto qualcosa a buon prezzo: fanno capire che non importa cosa sia, magari solo anche qualche sardina.

Così fanno la spesa, al tempo della crisi da Covid, gli anziani che non riescono a tirare a fine mese: donne e uomini soli di 70, 80 anni, oppure marito e moglie, che non ce la fanno con la pensione minima, o comunque esigua, a sbarcare il lunario fra affitto, bollette, medicine, spese varie. Potrebbero magari chiedere aiuto ai figli, ma si vergognano. E le loro storie sono spesso da brivido, raccolte nei vari mercati di Milano, soprattutto delle periferie. «È da trentanove anni che faccio l’ambulante  e che assisto a queste dolorose immagini di povertà. E ora l’emergenza sanitaria ha colpito maggiormente la terza età, tutti quei vecchietti che già stentavano a soddisfare i bisogni della vita quotidiana», commenta Giacomo Errico, presidente dell’Associazione ambulanti Confcommercio Milano (Apeca). «Conosciamo bene i volti dei veri poveri dei vari quartieri: non sono approfittatori, ma sono persone davvero in difficoltà.

A noi ambulanti fa piacere regalargli l’invenduto:  qualche arance, una confezione di fragole. E i pescivendoli, se avanzano mezza cassetta di acciughe, la offrono». 

Chi non ha il coraggio di avvicinarsi alle bancarelle  va a prendere carote, mele, pomodori nei rifiuti: è merce bacata, ma pur sempre commestibile. «Neanche fossimo in tempo di guerra, anche se in realtà il Covid è stato una guerra che ha lasciato moltissimi strascichi - riflette Errico - Un piccolo esercito di pensionati indigenti che recuperano gli ortaggi  per strada:  ai mercati settimanali di via Palmi a Baggio, di via Osoppo a San Siro, quando si svuota verso le 15». Oppure di Papiniano e Sant’Agostino, in zona Porta Genova. E aggiunge: «Ci colpisce la dignità di queste persone, ordinate e gentili, come la signora Maria delle case Aler di via Mompiani al Corvetto che, all’alba, mi offriva il caffè appena arrivavo sotto le sue finestre». «La povertà nella popolazione anziana è un allarme sociale», rimarca Luigi Rossi, vicepresidente di Pane Quotidiano. «Sono circa 4000 le persone, fra pensionati e giovani, che ogni giorno fanno la coda per la razione alimentare». Secondo le associazioni di volontariato, le richieste di viveri  sono «aumentate dei 30%».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Maggio 2022, 12:02
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