Il teatro dove tutto cominciò oggi accoglie Carla Fracci per l’ultimo abbraccio. Da mezzogiorno il tempio della lirica e della danza apre le porte per accogliere la sua stella più fulgida, ambasciatrice del Piermarini e di Milano nel mondo. Un onore che il teatro ha concesso poche volte, ma alla Scala la danzatrice ha vissuto per oltre 70 anni, era «la sua casa», come ha ricordato il sovrintendente Dominique Meyer. La camera ardente è allestita nel foyer e resterà aperta per tutti i milanesi fino alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30).
Il funerale si svolgerà sabato alle 14.45 nella basilica di San Marco, nel cuore di Brera, dove l’artista viveva con il marito Beppe Menegatti. Unanime il dolore delle istituzioni e della cultura milanesi e lombarde. A cominciare dallo stesso sovrintendente Dominique Meyer, grazie al quale Carla Frracci è tornata alla Scala a gennaio, con un masterclass su Giselle, dopo un lungo periodo di lontananza e dissaporti. «Con Maria Taglioni, Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala», ha dichiarato. «Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo teatro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Maggio 2021, 14:01
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