Milanesi indisciplinati in monopattino. Le infrazioni più frequenti? In due, sul marciapiede e contromano

Milanesi indisciplinati in monopattino. Le infrazioni più frequenti? In due, sul marciapiede e contromano

di Simona Romanò
Al boom di monopattini, nell'era post Covid, corrisponde il boom di incidenti. E i conducenti delle pedane elettriche - di proprietà o in sharing - finiscono in ospedale. Sono almeno 151 gli incidenti negli ultimi tre mesi, in solitaria o contro macchine, furgoni, moto: un numero, in realtà, sottostimato perché si riferisce ai casi gravi per cui è stato necessario l'intervento del 118. Non sono quindi compresi i capitomboli senza bisogno di ambulanza. Scivolate che, secondo i vigili, «sono davvero tantissime». Perché a Milano il monopattino è sempre più selvaggio, portato con una disavventura tale che lo rende pericoloso. L'allarme è condiviso da tutti. Se il centrodestra invoca «l'uso del casco a prescindere dall'età» il sindaco Giuseppe Sala ha rinviato la crescita della flotta: «A oggi abbiamo 6.000 mezzi autorizzati; prima di aumentarli voglio vedere un chiaro miglioramento nell'utilizzo». Per punire gli indisciplinati i vigili, con una squadra ad hoc, multano a raffica: sono 353 i verbali da 50 euro elevati da luglio (59% con un mezzo privato). E anche le sette società di sharing (Helbiz, Bit, Bird, Lime, Wind, Voi, Dott) sono impegnate in campagne per la sicurezza: hanno infatti arruolato sette steward per fermare ed educare i conducenti che commettono infrazioni.

Matteo Fioribello, coordinatore degli steward, i milanesi sono così tanto indisciplinati nell'uso del monopattino?
«È questione di rodaggio: attraverso una martellante campagna di sensibilizzazione i comportamenti scorretti diminuiscono. Accadrà a Milano com’è accaduto nelle altre città dove sono debuttati i monopattini».
Gli incidenti ad oggi sono tanti.
«Una media di 2 al giorno, secondo Areu: meno rispetto ad auto e moto, ma dobbiamo comunque educare chi si avvicina a questi nuovi mezzi che non superano i 25 chilometri orari. Credo che a far la differenza sia il motivo per cui un utente noleggia un monopattino».
Ovvero?
«Chi non osserva le regole sono soprattutto coloro che lo noleggiano per svago. Invece, i tantissimi che, nell’era post Covid, lo scelgono come alternativa ai mezzi pubblici o alla macchina, per fare commissioni o andare al lavoro, sono attenti».
Quante segnalazioni finora?
«Sono 879 in sette giorni, fino a sabato sera».
Qual è l’infrazione più frequente?
«Portare un passeggero: dal ragazzo con la fidanzata agli amici che così si dividono la tariffa, ai genitori che trasportano i figli».
Mamme e papà forse sono i più condannabili, perché non danno il buon esempio e mettono i bambini in condizioni di pericolo. Qualche genitore “pizzicato”?
«In piazza Castello abbiamo fermato, un pomeriggio, un’intera famiglia con due figli piccoli a bordo di due pedane: la mamma con la bambina e il papà con il maschietto». Come si sono giustificati?
«Banalmente, come quasi tutte le persone fermate, hanno detto che non sapevano che fosse proibito. È quasi impossibile, visto che, oltre alla massiccia campagna d’informazione, le regole di circolazione sono indicate nelle app, a presa visione obbligatoria».
Altre violazioni diffuse?
«I parcheggi irregolari, l’utilizzo sui marciapiedi e la guida contromano. Pochi, invece, i passaggi con il semaforo rosso».
Come “punite” gli indisciplinati?
«Con richiami formali, scritti, inviati poi alla società di sharing che può prendere provvedimenti: dopo due o tre segnalazioni scatta la sospensione momentanea o perenne dell’account dell’utente. E per le infrazioni più gravi può essere richiesto l’intervento dei vigili».
Come sono organizzati gli steward?
«In coppia o in tre, con la pettorina rossa, perlustrano da lunedì a giovedì, dalle 14 alle 20, da venerdì a domenica, dalle 18 alle 24, l’asse da Cairoli a San Babila di giorno.
Mentre nelle ore notturne i quartieri della movida, dai Navigli all’Arco della Pace a corso Garibaldi».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2020, 09:00
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