«Mi piace persino pensare che sarà un happening, come si chiamavano certi eventi negli anni Settanta e Sessanta», dice Enrico Ruggeri. «Sarà un vero concerto, lo dico perché oggi vedo gente salire sul palco e fare giusto qualche verso. Noi no: suoneremo, ci divertiremo. Ho già chiamato anche un po’ di amici. Sarà una serata davvero speciale». Ogni volta che si parla dei Decibel, in qualche il ricordo va agli anni del punk, della new wave: generi che oggi sono diventati punti di riferimento per le band più giovani. «Una volta eravamo tutti contro un sistema, si suonava per dimostrare qualcosa alle generazioni più vecchie e allora la musica, le idee, i modelli erano pieni di ispirazione, di creatività. Oggi forse non è più così per le ultime generazioni, ecco perché tanti modelli del passato tornano di moda». Facendo un salto nel passato, affiorano anche i ricordi. Avevo entusiasmo per la mia musica, la voglia di fare il cantante, di emergere: per me era tutto, uno scopo di vita».
E Milano, com’era? «Di certo più viva, ma anche oggi non mi delude mai.
Ha sempre quella centralità che fa di lei la città più europea d’Italia. Certo, anche qui la crisi si è fatta sentire, ma non cambierei Milano con nessuna altra città al mondo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Novembre 2017, 23:30
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