Marijuana sì, marijuana no. Il dibattito irrompe a Palazzo Marino e il consiglio comunale apre alla legalizzazione della cannabis. Ieri sera, infatti, l’aula ha approvato dopo una lunga discussione l’ordine del giorno, che è stato promosso dal capogruppo del Pd, Filippo Barberis, con cui si chiede al sindaco e alla giunta «di attivarsi con il Parlamento e presso tutte le sedi opportune per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e suoi derivati». E ancora: «di reinvestire gli introiti derivanti dalla legalizzazione della cannabis in politiche di formazione e prevenzione», come avviene nei paesi dove questa sostanza è già legale. La proposta, partita dal Partito Democratico, ha ottenuto il sì di gran parte della maggioranza e, a sorpresa, anche del capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico.
PERCHE’ LA LEGALIZZAZIONE Nel documento si legge che autorizzare la cannabis «porterebbe diversi benefici economici e sociali, un incremento del Pil, un aumento di entrate per le finanze pubbliche e recherebbe un danno molto importante all’economia mafiosa». Parallelamente si vedrebbe anche «una riduzione significativa di risorse economiche ed umane investite nella lotta contro questa sostanza, un’importante riduzione della popolazione carceraria e l’emersione di una serie di comportamenti diffusissimi nella popolazione italiana, finora considerati fuorilegge, nonché l’annullamento dell’effetto ribellione», perché tutto ciò che è proibito attrae, soprattutto i giovani.
NO DELLA LEGA Contraria al provvedimento l’opposizione. La leghista Deborah Giovanati chiede di ritirare l’ordine del giorno per approfondire il tema con esperti e «l’esame del capello per i consiglieri favorevoli». Una provocazione cui risponde senza giri di parole il consigliere dem, Daniele Nahum: «Per disobbedienza civile mi fumerò una canna davanti a Palazzo Marino e poi cederò una ciocca di capelli».
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Marzo 2022, 17:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA