Marta Di Nardo, il corpo fatto a pezzi dal vicino trovato nella sua casa a Milano: era scomparsa da 15 giorni. «Ho ucciso per soldi»

Il cadavere ritrovato dopo due settimane nella casa del vicino: orrore a Milano

Marta Di Nardo, il corpo fatto a pezzi dal vicino trovato nella sua casa a Milano: era scomparsa da 15 giorni «Ho ucciso per soldi»

di Redazione web

Il corpo di Marta Di Nardo, la 60enne scomparsa a Milano circa due settimane fa, è stato trovato nell'appartamento del vicino di casa 46enne in via Pietro Da Cortona 14. I carabinieri della compagnia di Porta Monforte e militari della sezione investigazioni scientifiche sono entrati ieri pomeriggio nell'abitazione dell'uomo per un sopralluogo, durante il quale sono state trovate tracce di sangue. Sul posto è arrivato intorno alle 20 di ieri anche il pm di Milano Leonardo Lesti.

Il corpo di Marta Di Nardo fatto a pezzi

Il cadavere era stato fatto a pezzi e in avanzato stato di decomposizione.

«Ho ucciso per soldi, il corpo fatto a pezzi per nasconderlo»

«L'ho accoltellata per il bancomat, poi l'ho tagliata in due, con i coltelli da cucina, l'ho avvolta in una coperta e l'ho nascosta nel soppalco». È in sostanza quanto ha ammesso, in brevi dichiarazioni spontanee davanti ai carabinieri di Milano, Domenico Livrieri, l'uomo accusato dell'omicidio, della vicina di casa Marta Di Nardo.

Il 46enne, in poche e confuse frasi, avrebbe affermato di essersi impossessato del bancomat della donna, ma gli inquirenti non sono ancora in grado di stabilire se e quanti soldi sono stati prelevati.

Dopo averla uccisa, incapace di liberarsi del corpo o di nasconderlo da solo, ha deciso di tagliarlo letteralmente in due - il luminol ha rilevato tracce molto diffuse nell'appartamento in via Pietro da Cortona - con dei coltelli da cucina (sequestrati), quindi di nasconderlo in un alto soppalco, poi per il forte odore sprigionato dal cadavere avrebbe deciso, secondo un'ipotesi investigativa, di andare più volte nell'abitazione della vittima 60enne.

La confessione: «Non volevo, mi dispiace»

«Non volevo, sono dispiaciuto». Così ha detto, in sostanza, Domenico Livrieri, 46 anni, fermato nella notte a Milano per l'omicidio della vicina di casa Marta Di Nardo. Livrieri ha ammesso di averla uccisa colpendola con un fendente al collo e di avere fatto a pezzi il corpo con un coltello da cucina per poi avvolgerlo in una coperta e nasconderlo nel proprio appartamento. Ha affermato anche di avere fatto tutto da solo.

 

Le indagini dei carabinieri

In precedenza oggi erano state trovate tracce di sangue nell'appartamento del vicino di casa di Marta Di Nardo. I carabinieri della Compagnia di Porta Monforte erano entrati nell'abitazione della donna per un sopralluogo, esteso poi anche all'appartamento del conoscente, un 46enne con problemi di tossicodipendenza che abita allo stesso piano della donna. 

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Tracce di sangue

I carabinieri avevano isolato alcune tracce di sangue nell’abitazione di un vicino, il 46enne Domenico Livrieri.

che vive in un’abitazione nella scala C. I militari sono entrati nell’abitazione della donna verso le 16.20 di ieri, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, mentre poco prima i carabinieri avevano fatto accesso proprio nell’appartamento dell’uomo. A denunciare la scomparsa della 60enne, lo scorso 17 ottobre, è stato suo figlio, che vive fuori città e ha pochi rapporti con la madre.

 

Problemi psichiatrici

È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 46enne di casa di Marta Di Nardo. Secondo quanto reso noto stamani dai carabinieri, il 46enne, che avrebbe problemi di tossicodipendenza e avrebbe avuto una sorta di relazione con la vittima, ha vari precedenti. In casa del presunto omicida sono stati trovati, spiegano i carabinieri, alcuni effetti personali della donna e «sono emerse tracce della presenza dell'uomo all'interno dell'abitazione della Di Nardo in un periodo successivo alla sua scomparsa».

L'uomo ieri sera è stato portato in serata in caserma per essere sentito. A trovare il corpo sono stati i militari dell'Arma. Sul posto ieri sera è arrivata intorno alle 21.15 anche la polizia mortuaria. L'uomo, sempre presente all'interno dell'abitazione per tutta la durata dei sopralluoghi, non ha ammesso il delitto né fornito alcuna spiegazione su quanto accaduto.

L'analisi delle telecamere

La scomparsa della donna, in cura al Cps e affetta da ludopatia, è stata denunciata dal figlio lo scorso 17 ottobre. Il suo telefono risulta spento dal 4 ottobre, giorno in cui per l'ultima volta si hanno avuto notizie di lei. Da allora la donna sembrava essere sparita nel nulla, senza che nessuno riuscisse più a mettersi in contatto con lei. Nessun riscontro dai filmati delle telecamere del palazzo, analizzati nei giorni scorsi. L'appartamento della donna era chiuso a chiave e anche oggi è servito l'intervento dei pompieri, che sono entrati dalla finestra. Il fascicolo aperto nei giorni scorsi dal pm Leonardo Lesti per la scomparsa di Di Nardo era senza titolo di reato, ma la posizione del vicino di casa potrebbe cambiare nelle prossime ore. Nessuna parola da parte del proprietario dell'abitazione in cui è stato trovato il cadavere. Inquirenti e investigatori sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita della 60enne che, secondo quanto emerso da chi la conosceva, aveva diverse difficoltà e rapporti quasi nulli con i familiari. Nell'appartamento i vicini avrebbero notato continui via vai di persone e già nei giorni scorsi, come hanno riferito oggi anche alcuni quotidiani, si sarebbero convinti della sua morte.


Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Ottobre 2023, 12:40
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