Lombardia, Fontana potrà decidere la data delle elezioni regionali. Via libera del consiglio

Lombardia, Fontana potrà decidere la data delle elezioni regionali. Via libera del consiglio

di Simona Romanò

Quando si vota per le Regionali 2023? Sarà il presidente Attilio Fontana (anche se pare intenzionato ad attendere la decisione del governo) a stabilire la data delle elezioni in Lombardia, che lo vedono ricandidato per il centrodestra. I suoi sfidanti sono Letizia Moratti per il Terzo Polo e Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra. Ieri, il consiglio regionale (dopo lo slittamento della scorsa settimana) ha approvato, in anticipo rispetto a quanto si prevedeva visto l’ostruzionismo annunciato dalle opposizioni, la modifica delle legge elettorale: via libera con 43 voti a favore e 24 contrari. Sono stati respinti tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati dalla minoranza. Rimangono invariate le modalità per l’assegnazione dei seggi consiliari.

 FONTANA ATTENDE Il governatore potrebbe però non avvalersi della nuova facoltà. Secondo fonti a lui vicine, è infatti plausibile «che sia il ministero dell’Interno, a breve, a decidere una data unica per le tre Regioni che sono chiamate al voto». Oltre alla Lombardia, il Molise e Lazio. Quest’ultimo, ieri, ha stabilito la chiamata alle urne per il 12 e il 13 febbraio: date che potrebbe essere confermate, dal governo, per le Regionali Day, oppure spostate, perché è sempre Roma ad avere l’ultima parola.

LE DATE La riforma – che ha causato uno strappo con le opposizioni - stabilisce comunque che il presidente della Regione può indire «le elezioni non prima dei 30 giorni precedenti la fine naturale della legislatura e non oltre i 60 giorni successivi, oppure la domenica compresa nei sei giorni ulteriori.

Ciò significa che, calendario alla mano, per la Lombardia il range temporale è compreso tra domenica 5 febbraio e domenica 7 maggio 2023. Intanto la campagna elettorale scalda i motori. Il centrodestra lavora sul programma, il centrosinistra ha ancora una questione aperta con il M5S, il Terzo Polo è determinato a continuare il suo cammino autonomo.

RABBIA OPPOSIZIONE Di «sgarbo ai cittadini» parla il Pd con il suo capogruppo regionale Fabio Pizzul: «un atto di arroganza del centrodestra che ha voluto modificare la legge per un mero interesse di parte, senza confrontarsi con la minoranza». Le elezioni a metà febbraio, auspicate da Fontana, «per togliere tempo agli avversari, gli si ritorceranno contro». riproduzione riservata ®<QR>


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Novembre 2022, 06:55
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