Lombardia, asintomatici da Covid sono il 46%. Pregliasco: «Sono un problema, diffondono il virus»

L’allerta arriva proprio con la fine, dallo scorso 2 maggio, della maggioranza delle restrizioni. La buona notizia è che la metà dei positivi sta bene

Lombardia, asintomatici da Covid sono il 46%. Pregliasco: «Sono un problema, diffondono il virus»

di Simona Romanò

Niente febbre, raffreddore o tosse. Un nuovo positivo su due, oggi, in Lombardia, è asintomatico. Ovvero sembra sano come un pesce, ma ha contratto il Covid e, inconsapevolmente, contagia gli altri. Scopre la positività per caso: dopo aver effettuato un tampone prima di un viaggio o dopo essersi monitorato, per precauzione, prima di far visita a una persona fragile. È quanto emerge dai dati dell’assessorato regionale al Welfare: gli asintomatici, nell’ultimo mese, sono passati dal 39 al 46%; i pauci-sintomatici con sintomi lievi, che si risolvono in pochi giorni, sono calati dal 40 al 35%, mentre i malati veri e propri si sono ridotti dal 61 al 54%.

ALLERTA ASINTOMATICI «Sono tanti», avverte il virologo dell’università degli Studi, Fabrizio Pregliasco. «Ed è  presumibile che nella popolazione generale lombarda siano molti di più; ignari soggetti che mantengono la catena dei contagi». L’allerta arriva proprio con la fine, dallo scorso 2 maggio, della maggioranza delle restrizioni. La buona notizia è che la metà dei positivi sta bene: «Il virus con Omicron si presenta meno cattivo e se un rabbonimento c’è stato, è stato grazie alla grande quota di vaccinati in Lombardia», precisa poi il virologo. La cattiva notizia, però, è che, «seppur sottotraccia, il Covid continua a girare, quindi, con l’estate continueremo a registrare casi contenuti, ma la tendenza è di un peggioramento in autunno».

Ieri il tasso di positività era all’11,3%, leggermente in discesa rispetto al 12,2% di domenica.

SOS SECONDO CONTAGIO Il virus muta e così aumenta il rischio di contagiarsi per la seconda volta: l’8% dei positivi scoperti ogni giorno, in Lombardia, sono dei reinfettati. Di questi, il 5% sono no vax e il 3% sono coloro che si sono ammalati dopo le due dosi e non hanno fatto la terza. 

CATENA DI MORTI Anche se il Covid è più “buono”, «non è una passeggiata per i deboli, ecco perché anziani e fragili vanno protetti con la quarta dose», aggiunge il medico. Infatti, «i decessi frenano, ma non si fermano»: la Lombardia conta 40.305 morti (19 ieri) da inizio pandemia. «Ogni giorno è piccolo aereo che cade», dice Pregliasco.

QUARTA DOSE  Se nelle Rsa gli ospiti sono immunizzati quasi in automatico, direttamente in struttura, i fragilissimi, gli over 80 e i fragili over 60, che devono prendere appuntamento, sono restii. Tant’è che sono soltanto 91mila i lombardi con la quarta iniezione, circa il 12% degli aventi diritto. Nel dettaglio: gli ultra ottantenni vaccinati quattro volte sono solo 74mila, il 10% della platea. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Maggio 2022, 13:38
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