Trovata cannabis negli scheletri del 1600 a Milano, Cristina Cattaneo: «Prima conferma in Europa dell'uso di cannabinoidi in età moderna»

Le tracce sui resti di una donna di 40-50 anni e un ragazzo di 16-20

Trovata cannabis negli scheletri del 1600 a Milano, Cristina Cattaneo: «Prima conferma in Europa dell'uso di cannabinoidi in età moderna»

di Tommaso Cometti

Il nuovo caso affrontato da Cristina Cattaneo, medico legale e antropologa forense italiana, questa volta non riguarda la cronaca nera. Le ricerche sugli scheletri di due pazienti del 1600 dell'ospedale Maggiore di Milano hanno portato a una scoperta inaspettata: ritrovate tracce di cannabis, presumibilmente usata per scopi personali. Come riporta il Corriere, la scoperta - pubblicata sul Journal of Archaeological Science -  rivela un dettaglio inedito di vita milanese in epoche lontane.

La scoperta

Quindi,«sugli scheletri conservati nel sepolcreto della Ca’ Granda abbiamo trovato la prima evidenza del consumo non farmacologico di cannabis in età moderna, in Italia e in Europa», ha spiegato Cristina Cattaneo. I test condotti dagli esperti dell'Università Statale di Milano – il responsabile Domenico di Candia e la dottoranda Gaia Giordano – hanno cristallizzato la prova sui resti di una donna di 40-50 anni e di un ragazzo di 16-20 anni. La dottoressa Cattaneo, cercando di dare una spiegazione al ritrovamento, ha ricordato che «Milano non è mai stata in condizioni critiche come nel Seicento.

Nemmeno nel Medioevo», e che in città dilagavano «carestie, malattie, povertà e igiene pressoché inesistente». Di cannabis, comunque, non c'è traccia nella documentazione con cui quattro secoli fa i medici annotavano le terapie dei due malati. Se non si tratta di una cura, le ipotesi restano l'utilizzo come sostanza ricreativa o come automedicazione, e la prima, secondo Cristina Cattaneo, è l'opzione la «più probabile».


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Novembre 2023, 21:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA