Coronavirus, il decreto. Stretta in Lombardia e 14 province. Mobilità ridotta, stop a sci e piscine. Bar e ristoranti aperti fino alle 18

Coronavirus, il decreto. Stretta in Lombardia e 14 province. Mobilità ridotta, stop a sci e piscine. Bar e ristoranti aperti fino alle 18
Per l'emergenza legata al coronavirus resteranno chiuse, ovvero zone a mobilità ridotta, la Lombardia e 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. È quanto il Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) firmato nella notte dal premier Cointe. In pratica, si vietano l'ingresso e l'uscita dalla Lombardia e dalle seguenti 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Nelle zone interessate dal nuovo Dpcm, basterà avere la febbre sopra i 37 gradi per dover restare a casa e limitare al massimo i contatti.

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IL TESTO DEL DECRETO

«Vincolo di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, anche all'interno dei territori. Ci si muoverà solo per comprovate ragioni lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. Fermo restando che è consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza per chi ne avesse necessità» Il documento prevede che «l'apertura dei luoghi di culto è condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri». Prevede poi la sospensione di «tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d'esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati».


Limiti alle aperture di bar e ristoranti in tutta Italia: si potranno svolgere le attività «con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Prevista «sanzioni» per chi non rispetta le nuove regole. Contingentare gli accessi a negozi, mercati, fiere per evitare «assembramenti di persone». È una delle raccomandazioni previste nella bozza del nuovo Dpcm, ancora suscettibile di modifiche, con le regole per fronteggiare il Coronavirus che raccomanda «fortemente» ai gestori di «esercizi commerciali diversi da» bar e ristoranti, «all'aperto e al chiuso» di garantire «misure organizzative tali da consentire» l'accesso «con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza» di almeno un metro tra i visitatori. In Lombardia e 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche le scuole di ogni ordine e grado e le università sono chiuse fino al 3 aprile.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Marzo 2020, 14:28
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