Omicidio Yara, la difesa di Bossetti sui reperti mai analizzati: «Ci impediscono l'esame che proverebbe innocenza»

Sarà la Cassazione a decidere nei prossimi giorni

Omicidio Yara, la difesa di Bossetti sui reperti mai analizzati: «Ci impediscono l'esame che proverebbe innocenza»

di Nikita Moro

Caso Yara Gambirasio, gli avvocati di Massimo Bossetti chiedono che i reperti presentati dall'accusa vengano esaminati anche dalla difesa per provare l'innocenza dell'imputato e scagionarlo dall'accusa di omicidio. Mentre la sentenza del 29 novembre 2019, emanata dal tribunale di Bergamo, consentiva sia la visione sia l’esame dei reperti da parte della difesa, la sentenza della Corte di Cassazione del 21 novembre 2021 parla invece di mera visione. Ed è a quest'ultima che si appellano gli avvocati di Bossetti per procedere con le analisi tanto attese.

Il muratore di Mapello è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio,13 anni, scomparsa a novembre del 2010 a Brembate di Sopra (in provincia di Bergamo) e ritrovata morta a febbraio 2011. Il cui movente sarebbe stato un'aggressione sessuale.

La difesa

«Abbiamo sempre chiesto, durante il processo, fin dall’udienza preliminare, che questo esame del Dna fosse svolto in contraddittorio per consentire alla difesa di dimostrare che quei risultati erano sbagliati e che il Dna di ‘Ignoto 1’ non è il Dna di Massimo Bossetti», ha spiegato l’avvocato Claudio Salvagni in diretta su Cusano Italia Tv, «Purtroppo questo non ci è stato mai consentito».

Poi il legale ha proseguito dicendo: «Ogni nostra richiesta sulle modalità operative, cioè su come procedere per l’analisi, è sempre stata dichiarata inammissibile dalla Corte d’Assise di Bergamo. Non ci basta guardare i reperti, ma vogliamo esaminarli».

Secondo Salvagni è proprio sull'esame di quei reperti che si baserebbe la colpevolezza di Bossetti e, per la difesa, la sua innocenza.

Ma sarà la Cassazione a deciderlo.

Poi conclude con la provocazione: «Perché impedirci di fare la prova scientifica sul Dna? Se voi dell’accusa siete così sicuri del risultato che timore avete?» e ricorda la parole conferitegli da Bossetti: «Massimo mi ha detto che "l’anlisi di quei reperti consentirà di dimostrare la mia innocenza"».

La scomparsa e l'omicidio

Yara Gambirasio è scomparsa a Brembate di Sopra dopo aver lasciato la palestra in cui faceva ginnastica ritmica, a 700 metri da casa sua. Il corpo è stato ritrovato il 26 febbraio 2011. Le indagini ruoitano intorno ad una traccia di DNA maschile rintracciata sui leggins e slip della vittima. Materiale genetico simile venne poi ritrovato su una marca da bollo di un uomo morto anni prima, nel 1999.

Questa pista portò gli investigatori a ipotizzare che si trattasse di un figlio illegittimo denominato "ignoto1". Bossetti è stato poi arrestato e condannato all'ergastolo per la coincidenza di DNA con ignoto1.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2023, 15:12
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