Dal cyberbullismo al revenge porn: tra i giovani dilagano i reati on line, il 65% si dichiara vittima di violenza

Nel Safer internet day i dati di una piaga in crescita

Tra i giovani dilagano i reati on line, il 65% si dichiara vittima di violenza: dal cyberbullismo al revenge porn

di Lorena Loiacono

Quasi 7 ragazzi su 10, il 65%, sono stati vittime di violenza tra bullismo e cyberbullismo. Stretti nella morsa della violenza, fisica e online, in un’escalation di aggressioni di ogni tipo che stanno terrorizzando una generazione indifesa. Oggi, in occasione della Giornata contro il bullismo, si torna a parlare di un fenomeno che, in realtà, resta sempre tristemente alla ribalta delle cronache, lo stesso vale ai reati commessi online.

VITTIME. Sono 3.444 le denunce arrivate agli uffici della Polizia postale nel 2023 per diverse forme di aggressione online contro minorenni. «Un numero impressionante di casi - spiega un rapporto della Polizia postale per il Safer internet day - in cui le fragilità evolutive, lo sviluppo tecnologico, la socializzazione via web hanno prodotto un disagio e pericolo per bambini e ragazzi».

LA RICERCA. Il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo: i dati arrivano dall’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo, che ha coinvolto oltre 4.000 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni.

DIFFERENZE DI GENERE. I dati relativi alle ragazze, purtroppo, sono sempre più alti: sale al 70% la percentuale di chi ha subito violenza, sia fisica che psicologica. Ancora peggio, fino all’83%, la quota di chi si definisce non binario e scende al 56% tra i maschi. Il cyber bullismo colpisce soprattutto le ragazze, il 21% contro il 16% dei ragazzi, mentre il bullismo predilige la vittima maschile con il 68% contro il 60% tra le femmine.

SEMPRE PIÙ SOLI. Le vittime delle diverse forme di bullismo possono subire gravi conseguenze, anche a distanza di tempo: innanzitutto la perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri, riscontrata dal 75% dei giovani.

Il 47% soffre di ansia sociale e attacchi di panico e il 45% presenta una evidente tendenza all’isolamento e all’allontanamento dai coetanei. Tra gli altri effetti negativi ci sono la difficoltà di concentrazione e il basso rendimento scolastico nel 28% dei casi, la depressione, la paura e il rifiuto della scuola, i disturbi alimentari e l’autolesionismo.

PREDE SESSUALI. Non solo bullismo, il pericolo online corre dritto anche verso i reati sessuali. Lo scorso anno sono stati visionati 28.355 siti, di cui 2.739 inseriti in black list e oscurati, per diffusione di contenuti pedopornografici. Sono stati trattati complessivamente 2.702 casi per sfruttamento sessuale, che hanno consentito di denunciare 1.131 adulti, di cui 108 arrestati. Sono stati trattati inoltre 353 casi di adescamento online e anche quest'anno la fascia di età fino ai 13 anni è quella più colpita da attenzioni malevole con 239 vittime.

SEXTORTION. In aumento anche i casi in cui le vittime, soprattutto maschi tra i 15 e i 17 anni, vengono agganciate sui social network da profili di apparenti coetanee, che spingono i ragazzi a compiere azioni sessuali in webcam per poi ricattarli con le immagini: 137 i casi denunciati, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, allarmanti i 20 casi tra i minori di età compresa tra i 10-13 anni.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Febbraio 2024, 07:26
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