Vittorio Sgarbi, il video con due ragazzini nella bufera: «Siete finocchi? Viva la fi*a». La polemica: volgare e diseducativo

La clip virale su TikTok girata a Riva del Garda ha suscitato le reazioni dei consiglieri provinciali del Pd trentino, Michela Calzà e Alessio Manica e dell'Arcigay

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di Redazione web

Vittorio Sgarbi protagonista di un breve video pubblicato su TikTok diventato subito virale e che non ha mancato di scatenare la polemica. La scena si svolge sul lungolago di Riva del Garda. Il noto critico d'arte e presidente del Mart e del Mag accetta di fare un selfie con due adolescenti e mentre posa per la foto fa commenti che hanno sollevato non poche critiche.

Le critiche

Il video mostra Sgarbi mentre fa un commento inappropriato ai due ragazzi, chiedendo loro se siano "finocchi" e successivamente esprimendo un elogio verso le parti intime femminili in termini poco raffinati. Con oltre 359 mila visualizzazioni e 46 mila "like", la breve clip ha certamente catturato l'attenzione del pubblico. Tuttavia, non tutti i feedback sono stati positivi. I consiglieri provinciali del Pd trentino, Michela Calzà e Alessio Manica, in una nota hanno accusato Sgarbi di aver fornito «una immagine pesante del presidente del Mart e del Mag» attraverso il suo comportamento nel video, che andrebbe ben oltre la semplice goliardia, riducendo un personaggio pubblico che dovrebbe essere esemplare in termini di cultura ed educazione a un livello di trivialità e volgarità.

Anche Arcigay del Trentino si dice inorridita: «È inconcepibile che esternazioni così discriminatorie e odiose siano state pronunciate da chi rappresenta due delle più importanti istituzioni culturali della nostra provincia. Fatichiamo a mettere in parole il disappunto che proviamo per le espressioni cariche di sessismo e omofobia».

Di qui la richiesta all'assessora provinciale Francesca Gerosa di rimuovere Sgarbi dai suoi ruoli isitituzionali. 

La risposta di Sgarbi

In risposta alle accuse, Sgarbi interpellato dal Corriere della Sera ha inizialmente minimizzato la questione, per poi fornire una sua versione dei fatti. Ha sostenuto che il video, diffuso su TikTok, potrebbe non essere autentico o essere stato manipolato, sottolineando di non riconoscersi nei commenti attribuitigli: «Il selfie è per definizione muto - dice -. Quanto al video su TikTok è apocrifo: non l'ho fatto io, non lo ricordo e, per quanto ne so, potrebbe anche essere artefatto. In ogni caso, non ho detto quelle cose e, se pure le avessi dette, non mi riconosco: non sono il mio pensiero. Una persona, del resto, è quel che fa. E così rispondo alla lettera di questi due consiglieri, che neppure conosco. Ho partecipato alla prima manifestazione italiana in difesa degli omosessuali quando loro, probabilmente, non erano ancora nati». Ha poi ricordato il suo impegno a favore dei diritti omosessuali e la sua storia personale di sostegno alla comunità LGBTQ+, evidenziando come le accuse di omofobia siano prive di fondamento rispetto al suo reale pensiero e alle sue azioni.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 09:40
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