In Italia i nuovi vaccini anti-Covid: «Saranno gratuiti per tutti»

Il ministro Schillaci: sì a vaccinazione insieme ad anti-influenzale

In Italia i nuovi vaccini anti-Covid: «Saranno gratuiti per tutti»

di Mario Landi

Entro 15 giorni arriveranno in Italia i nuovi vaccini anti-Covid, aggiornati alle recenti varianti in circolazione. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci, specificando che «verranno offerti gratuitamente a tutti» i cittadini che vorranno vaccinarsi, quindi non soltanto alle categorie a cui è stato raccomandato nella circolare di agosto sulla nuova campagna vaccinale, e cioè “over 60”, fragili, donne incinte e operatori sanitari. Il ministro ha voluto così frenare le polemiche sorte in giornata sull’eventualità che il vaccino potesse essere a pagamento al di fuori di queste fasce di popolazione.
I nuovi vaccini saranno aggiornati contro le varianti Xbb circolanti di Omicron. La campagna vaccinale anti-Covid e antinfluenzale partirà dagli inizi di ottobre. Le due vaccinazioni potranno essere effettuate nella stessa seduta. XBB.1.5 rappresenta, ad oggi, soltanto il 3% dei casi, ma oltre il 90% delle varianti circolanti sono suoi parenti stretti. I nuovi vaccini sembrano essere efficaci contro tutti le sotto-varianti circolanti nel prevenire l’infezione grave.
Intanto, da uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri di Milano per analizzare la relazione fra i fattori genetici e la gravità del Covid nella provincia di Bergamo, epicentro della pandemia, emerge una spiegazione sorprendente.

Ovvero, il fatto che una certa regione del genoma umano si associava in modo significativo col rischio di ammalarsi di Covid e di ammalarsi in forma grave nei residenti delle aree più colpite dalla pandemia. «La cosa sensazionale - ha sottolineato Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri - è che 3 dei 6 geni che si associano a questo rischio sono arrivati alla popolazione moderna dai Neanderthal, in particolare dal genoma di Vindija che risale a 50 mila anni fa. Una volta forse proteggeva i Neanderthal dalle infezioni, adesso causa un eccesso di risposta immune che non solo non ci protegge ma ci espone a una malattia più severa. Le vittime del cromosoma di Neanderthal nel mondo - ha aggiunto - sono forse un milione e potrebbero essere proprio quelle che, in assenza di altre cause, muoiono per una predisposizione genetica».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Settembre 2023, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA