Unesco: mura veneziane, faggete e Palmanova tra le new entry. L'Italia comanda la classifica

Unesco: mura veneziane, faggete e Palmanova tra le new entry. L'Italia comanda la classifica

di Lorena Loiacono
Sono 53 e sono tantissime: un record mondiale. L'Italia vanta ad oggi 53 siti sul territorio nazionale che hanno ottenuto il riconoscimento dell'Unesco di tesori mondiali sotto tutela. Gli ultimi arrivati sono le Faggete vetuste e le Mura veneziane. 

L'annuncio dei due nuovi siti nella lista italiana è stato dato ieri dalla Commissione per la World Heritage a Cracovia. Le 10 faggete ricche di piante secolari si estendono dalla Toscana alla Calabria con una superficie complessiva di oltre 2.127 ettari, costituiscono una delle zone più estese di un grande sito «diffuso» che comprende riserve di faggi secolari di ben 12 Paesi. Quasi tutte le faggete italiane fanno parte di parchi naturali come sull'Appennino tosco-romagnolo nella riserva di Sasso Fratino, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, nel Lazio sul Monte Cimino e nel Parco naturale di Bracciano-Martignano, nel Parco Nazionale d'Abruzzo e nella Foresta Umbra, con piante alte fino a 50 metri che si trovano nel cuore del Parco nazionale del Gargano. 

Come ribadito con orgoglio dal ministro ai beni culturali, Dario Franceschini, entrano a far parte del sito Unesco anche le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda per l'Italia, Zara e Sebenico per la Croazia e a Cattaro per il Montenegro. Sono le sei componenti fortificate situate in Italia, Croazia e Montenegro di un sistema esteso per oltre mille chilometri: si tratta di una significativa rappresentazione delle fortificazioni costruite dalla Serenissima tra il XVI e il XVII secolo, progettate lungo lo Stato di Terra e lo Stato di Mare dopo la scoperta della polvere da sparo. «L'Italia - ha commentato con soddisfazione pure il ministro degli Esteri, Angelino Alfano - si conferma il Paese con il maggior numero di siti Unesco al mondo, ben 53: un'autentica superpotenza di cultura e bellezza». Nella sessione di Cracovia tra i tanti nuovi ingressi nella lista del Patrimonio mondiale Unesco ci sono anche il tempio cambogiano di Sambor Prei Kuk all'isola giapponese di Okinoshima, la città iraniana di Yazd e quella indiana di Ahmadabad.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Luglio 2017, 08:29
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