Uccisa in casa dall'ex marito che l'aveva fatta prostituire. La figlia di 9 anni filma la violenza. L'appello del compagno: «Giustizia per Alina»

Il delitto in Romania a Natale. La donna era andata in patria per le feste per rivedere le figlie di 9 e 10 anni

Uccisa in casa dall'ex marito che l'aveva fatta prostituire. La figlia di 9 anni filma la violenza. L'appello del compagno: «Giustizia per Alina»

di Redazione web

 Mario Zanetti, tassista genovese, l'aveva salvata dal marciapiede facendole ritrovare un pò di serenità. Ma quella donna romena di origine Rom, Alina, il giorno di Natale è stata uccisa in Romania a Galaty dal suo ex marito e aguzzino che l'aveva convinta a passare in patria le feste per potere vedere le figlie di 9 e 10 anni. Ora il tassista chiede che la magistratura romena si occupi della vicenda e che il caso non venga trattato con superficialità. «Perché lì i cittadini di origine Rom - spiega Zanetti - vengono trattati come cittadini di serie B».

La storia di Alina arrivata in Italia minorenne

Alina era arrivata in Italia da minorenne, aveva lavorato nei campi in Puglia dove aveva conosciuto il suo ex marito. I due si erano sposati e si erano trasferiti a Genova. Nel capoluogo ligure era iniziato l'inferno di Alina: l'uomo l'aveva costretta a prostituirsi, le prendeva i soldi e la picchiava.

Mario la vede a terra ferita per le botte e la soccorre

Una sera Mario, che lavora soprattutto di notte, vede Alina per terra, qualcuno l'ha presa a botte.

Ferma il suo taxi e la soccorre, si offre di portarla in ospedale. Da quella sera nasce prima una amicizia e poi un amore. Zanetti la salva dal marciapiede, prova a farle trovare altri lavori, si occupa dei bambini. Ed è stata proprio la bimba di 9 anni a mandargli, nei giorni scorsi, alcuni video in cui il padre picchia la mamma. Secondo quanto ha saputo il tassista, Alina sarebbe rimasta sola con l'ex marito che poi l'ha strangolata.

L'appello di Mario

«Chiedo che l'omicidio non passi sotto silenzio, che quell'uomo non esca dopo pochi giorni - ha detto Zanetti -. Ma soprattutto chiedo di potermi occupare delle bambine che sono rimaste senza quell'angelo della loro mamma. Di Alina ce ne sono tante al mondo, succubi di manipolatori che le ricattano, le picchiano e le trattano come oggetti di loro proprietà da sfruttare».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Gennaio 2024, 22:48
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