Stragi di mafia del 1993 a Milano, Firenze e Roma: in corso da questa mattina perquisizioni a carico di familiari e presunti fiancheggiatori dei Graviano. Le perquisizioni, effettuate tra Roma, Palermo e Rovigo, sono effettuate nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Dda e condotta dalla Dia di Firenze.
Leggi anche > Don Francesco Spagnesi, il parroco pusher che truffava i fedeli chiede il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi
L'inchiesta sulle stragi del 1993 è stata aperta e chiusa più volte a partire dagli anni '90, coinvolgendo nuovamente Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri, in passato già indagati e archiviati.
Al processo, Graviano ha accusato Silvio Berlusconi di aver fatto affari con suo nonno, che avrebbe consegnato all'ex premier 20 miliari di lire per investirli nel campo immobiliare e che esisterebbe anche una scrittura privata, che avrebbe avuto suo cugino Salvo, in cui apparivano i nomi dei finanziatori. Le dichiarazioni di Graviano sono state definite prive di fondamento dall'avvocato Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere: mai conosciuti i Graviano nè alcun rapporto con loro. L'inchiesta fiorentina è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo e dagli aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli ed è finalizzata a svelare i presunti mandanti occulti delle stragi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Ottobre 2021, 10:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA