Un caso di stalking sui genitori affidatari che hanno preso in carica una bambina. La scelta non è stata né condivisa né accettata dal papà della minore, così come dal nonno. Entrambi, infatti, sono stati denunciati e finiscono a giudizio per l'accusa di stalking e diffamazione.
Non solo pedinamenti, ma anche insulti e minacce alla coppia che di Ravenna che si sta occupando della piccola. Alla luce dell’udienza che si è tenuta venerdì scorso il giudice ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico d’urgenza.
L'accusa
Il dispositivo elettronico è stato applicato al papà della bambina e ai genitori affidatari, che non potrà avvicinarsi a loro senza causare l'allarme dell'apparecchio, collegato al numero d'urgenza delle autorità competenti. Il braccialetto, infatti, è stato applicato dagli uomini della Squadra mobile: qualora l'imputato dovesse violare il limite di avvicinamento (500 metri), le forze dell'ordine giungerebbero sul posto.
Le molestie
Le molestie risalgono al 2021, quando il padre (naturale) e il nonno della bambina, non accettando l'affidamento, hanno cominciato a insultare e minacciare la coppia per telefono, inseguendoli, ma anche sul posto di lavoro.
Poi, le accuse di adulterio rivolte alla donna e quelle di abusi sessuali conferite a un amico intimo della coppia affidataria. Non sono mancate le minacce di morte come «Fare saltare in aria il luogo di lavoro» dell'uomo, compresi colleghi e dipendenti.
Le querele
Le intimidazioni di padre e nonno non erano rivolte solo ai genitori affidatari. ma anche a padre e nonno. Spesso si presentavano nella località frequentata dalla coppia durante il tempo libero per insultarli, minacciarli e inveire contro di loro. Ma non solo, le illazioni anche nei confronti dei loro amici che in più occasioni hanno sporto denuncia e richiesto un intervento delle forze dell'ordine.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Dicembre 2023, 10:38
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