Sexy shop vietati a Sorrento, il sindaco: «Difendo le signore che vanno a messa»

L'ordinanza del primo cittadino Massimo Coppola: divieto anche per i negozi di cannabis light. I punti vendita devono trovarsi almeno a 200 metri dal «camminamento pedonale» e lontani da chiese, ospedali, scuole

Sexy shop vietati a Sorrento, il sindaco: «Difendo le signore che vanno a messa»

di Tommaso Cometti

Un'ordinanza che sta facendo discutere: a Sorrento, adesso, per trovare un sexy shop occorrerà spostarsi... in periferia. Una disposizione del sindaco, infatti, ha appena stabilito il divieto di aprire negozi a luci rosse in centro; il veto, inoltre, si applicherà anche ai rivenditori di cannabis light.

Il primo cittadino, in un'intervista al Corriere, ha rivendicato orgogliosamente la scelta, sostenendo la necessità di tutelare la sensibilità delle donne che si recano a messa.

L'ordinanza

Queste le parole del provvedimento: «Per garantire la tutela del pubblico decoro, del buon costume e dell'ordine pubblico: l'apertura sul territorio di questi esercizi commerciali può ledere l'etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti».

Occorre, quindi, evitare  il «turbamento della sensibilità dei cittadini residenti, nonché dei minori rientranti in una fascia di età fragile che deve essere tutelata riguardo allo sviluppo psico-fisico». Quindi, vicino a «chiese e luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole di qualsiasi ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione», nessun negozio di cannabis light, e sex shop.

Quei negozi, secondo le disposizioni, devono stare a una distanza di almeno «metri 200 di camminamento pedonale» dai luoghi indicati. 

Le parole del sindaco

Massimo Coppola, ideatore della misura, ha dichiarato: «Ho firmato quel divieto in attesa di un piano-commercio.

Credo solo di aver interpretato la sensibilità dei miei concittadini: devo tutelare tutti, anche gli anziani.  Con un sex shop nelle vicinanze, avrebbero potuto sentirsi poco tutelate. E  a chi avrebbero dato la colpa?».

Il primo cittadino, poi, ha voluto sottolineare anche i pericoli legati ai negozi di cannabis light: «Lungo il nostro corso principale, già prima della mia elezione, si è aperto un canapa shop. E questo negozio ha un cartonato di Bob Marley sul marciapiede. L’anno prossimo non gli concederemo più il permesso di occupazione di suolo pubblico». Coppola, infine, ha negato di aver ricevuto pressioni da parte della chiesa della sua città, dicendo: «Ragiono col mio cervello. Noi sorrentini il sesso lo viviamo nella realtà, da protagonisti. Non abbiamo bisogno di falli esposti in una vetrina».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Novembre 2023, 14:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA