«Gli ultrà tedeschi provocano, picchiano bambini e tolgono i cellulari alla gente: c'è il rischio di una guerra»

Il capoultrà 'Palummella' accusa lo Stato degli scontri con i tifosi tedeschi: "Poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità"

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di Redazione Web

Gli scontri di Napoli, con i tifosi tedeschi dell'Eintracht Francoforte che hanno messo a ferro e fuoco il centro della città, non sono stati certo una sorpresa: da settimane infatti ci si aspettava problemi con la gestione della presenza degli ultrà, con tanto di trasferta vietata. Ma centinaia di tifosi sono arrivati comunque, hanno sfilato sul lungomare e nel centro, per poi disperdersi nei vicoli del centro storico e scontrarsi con la polizia.

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Palummella: «Tedeschi provocano, rischio guerra»

Uno dei capiultrà del Napoli, Gennaro Montuori, il 'Palummellà del gruppo storico del Napoli «Commando Ultrà Curva B», commenta all'Adnkronos dallo stadio 'Maradona' quanto accaduto oggi: «Non solo i tedeschi non sarebbero dovuti venire a Napoli, ma non meritano nemmeno di entrare nello stadio. È una sconfitta per lo Stato, per noi; poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità. C'é una guerra in atto, chi aveva l'autorità per fermarli e non lo ha fatto ha commesso un errore grave. Stiamo mandando messaggi distensivi, ma qui c'é gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi. È una cosa assurda quella che sta succedendo, si sta facendo male al calcio, alle persone a un popolo».

 

«A me è sembrato un tranello quello che stanno facendo, qui tutti ci vogliono colpire, invidiano la tifoseria, la squadra.

Allo stadio non c'é nessun tedesco e speriamo di non vederli proprio: gridano ovunque 'Napoli vaff... ' - racconta Palummella - hanno dato fuoco a una macchina della Polizia. Ma si ricordino che una manciata di scugnizzi mandò via da Napoli un esercito di tedeschi con bombe e carri armati. Oggi stiamo dimostrando grande civiltà, perché se reagiamo veniamo chiamati teppisti e ci siamo stancati. Stanno venendo a comandare a casa nostra ma si fermano i napoletani, non i tedeschi. Qua potrebbe succedere una guerra perché dopo una giornata a provocare, la gente è arrabbiata. Quando andammo noi in Germania in Coppa Uefa per un fumogeno arrestarono dieci ragazzi e dovemmo pagare la penale, addirittura ci sequestrarono le felpe». 

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 08:04
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