Reddito di cittadinanza slitta a marzo o a giugno: «Forse diventerà sgravio per le aziende»

Reddito di cittadinanza slitta a marzo o a giugno: «Forse diventerà sgravio per le aziende»
Il Reddito di Cittadinanza potrebbe cambiare e partire non più a gennaio ma in primavera, a marzo, forse addirittura a giugno. Per via delle trattative in corso sulla manovra economica tra il Governo e la Commissione Europea infatti, la legge di bilancio potrebbe subire delle modifiche, per arrivare ad un deficit più basso di quello preventivato (2,4% del Pil) e accontentare l’Europa.

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La misura tanto discussa - cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, e presente nel contratto di governo sottoscritto da Di Maio e Salvini - potrebbe dunque partire più tardi (si parla del mese di marzo o di giugno anziché gennaio), facendo risparmiare al Governo 5 miliardi di euro che potrebbero andare agli incentivi agli investimenti. Stessa sorte della riforma delle pensioni, con la quota 100 che abbassa l’età di uscita dal lavoro, altra misura finita nel mirino delle autorità europee.

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Inoltre, scrive Panorama, il Reddito di Cittadinanza potrebbe anche essere rimodulato fino ad essere trasformato in un’agevolazione alle imprese che assumono: l’azienda che decida di assumere un disoccupato che rientra nei requisiti del sussidio, potrebbe incassare per un trimestre le mensilità previste. Ma sono ancora ipotesi: le prossime settimane diranno di più su cosa potrà cambiare e quanto questa misura potrà essere rivoluzionata.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Novembre 2018, 16:53
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