Riforma Pensioni e quota 100, cosa cambia: dal divieto di cumulo alle finestre mobili

Riforma Pensioni e quota 100, cosa cambia: dal divieto di cumulo alle finestre mobili
Riforma Pensioni e quota 100, qualcosa cambierà: per accontentare le autorità europee che hanno bocciato la manovra economica del Governo guidato da Giuseppe Conte, l’esecutivo sta studiando alcune modifiche ai meccanismi. «I soldi per quota 100 sulle pensioni ci sono, anzi i tecnici ci stanno dicendo che ne abbiamo messi anche troppi», ha detto oggi il ministro dell'Interno Matteo Salvini a margine della cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia. «Quota 100 - ha assicurato Salvini - c'è e riguarderà a partire da febbraio potenzialmente oltre 600 mila italiani che potranno liberamente scegliere se continuare a lavorare o andare in pensione liberando centinaia di migliaia di posti di lavoro per i nostri ragazzi». 

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Ma come scrive Repubblica, Lega e M5S devono ridimensionare la portata sia della riforma delle pensioni sia del reddito di cittadinanza. Il meccanismo di quota 100 resterà identico, come confermato anche da Salvini: si potrà andare in pensione centrando il numero 100 tra anni di contributi ed età anagrafica. Ma spunta il divieto di cumulare l’assegno della pensione con altri redditi, per cinque anni per chi andrà in pensione a 62 anni.

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Il divieto di cumulo dovrebbe dunque ‘contenere’ le uscite ad una cifra vicina ai 250mila nel 2019: per limitare la spesa i pagamenti delle pensioni avverrebbero in ritardo di tre mesi (settore privato) o sei mesi (pubblico) grazie al meccanismo delle finestre mobili. Per quanto riguarda il settore scuola, ci sarà invece un blocco delle uscite fino a settembre 2019, che dovrebbe contenere ancora di più i numeri dei potenziali neopensionati. Per un risparmio di poco meno di 2 miliardi di euro.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Novembre 2018, 15:21
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