«Pescatori di Mazara liberi grazie a Putin, è amico di Haftar. Me lo ha detto Berlusconi al telefono»

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Nella liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo in Libia, ci sarebbe lo zampino di Silvio Berlusconi, tramite un intervento del suo amico Vladimir Putin: il presidente russo infatti sarebbe molto amico del generale Haftar, che dopo il suo intervento si sarebbe convinto a liberare i 18 marittimi dei due pescherecci sequestrati al largo della Libia lo scorso settembre. A dare questa versione è l'armatore del 'Medinea', Marco Marrone, in un'intervista all'agenzia Adnkronos.

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Ieri Marrone aveva parlato al telefono proprio con il Cavaliere: «È stato Silvio Berlusconi - ha affermato - a dirmi al telefono che la liberazione dei 18 pescatori è avvenuta grazie all'intervento di Putin. Perché il presidente russo è molto amico di Haftar. Il Presidente mi ha detto che quando ha saputo del sequestro dei due pescherecci ha cercato subito di fare qualcosa e ha fatto intervenire Putin, che è suo amico.

Non so altro...». 

La notizia del presunto intervento di Putin con Haftar per fare liberare i marittimi mazaresi ieri ha destato scalpore. E oggi Marrone spiega: «Io sono un milanista fino al midollo, un milanista accanito, e ieri ho parlato con il mio presidente - dice - Ho seguito tutte le partite del Milan, da sempre, ovunque. E ieri dopo l'arrivo dei pescatori il Presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè me lo ha passato al telefono». Ma al telefono Berlusconi non ha parlato solo del Milan. Ha anche detto a Marrone: «Non si può dire ma è stato il signor Putin con le sue telefonate ad Haftar a fare liberare i pescatori. Non bisogna dirlo però, poi si dice che lui è un sostenitore di Haftar, ma a lui non piace questa cosa. Va bene?». «Io l'ho ringraziato, come ho ringraziato anche il premier Conte e il governo tutto».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Dicembre 2020, 10:11
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