Sospensione breve della patente, la sanzione nel nuovo codice della strada: cos'è e le infrazioni che possono farla scattare

Interesserà i guidatori che sulla patente hanno meno di 20 punti

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di Redazione Web

Con il nuovo Codice della strada arriva anche la sospensione «breve» della patente di guida. Nel ddl approvato alla Camera la prevede l'articolo 218-ter. Si tratta di uno stop temporaneo a chi commette violazioni di un certo livello di gravità, riporta il Corriere. Interesserà i guidatori che sulla patente hanno meno di 20 punti, dunque che hanno già commesso una trasgressione del Codice della strada e non li hanno ancora recuperati dopo la decurtazione. 

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Come funzionerà la sospensione breve

La patente può essere sospesa solo se il guidatore è stato identificato. La durata, poi, è stabilita in base ai punti che sono sulla patente. Se ce ne fossero tra 10 e 19, lo stop sarebbe di 7 giorni, mentre per meno di 10 punti, la sanzione sale a 15 giorni. Se dall’infrazione commessa ne deriva un sinistro, che non deve necessariamente coinvolgere altri veicoli o persone, il periodo di sospensione della licenza di guida raddoppia.

Il guidatore con patente sospesa può chiedere un permesso di 3 ore al giorno per esigenze speciali e il via libera viene concesso solo per motivi di lavoro o assistenza di disabili, a patto che la sospensione non sia scaturita da un incidente. Chi viene colto in circolazione abusiva, quindi viene sorpreso al volante senza permesso o oltre il limite temporale previsto da esso, la multa varia da 2.046 a 8.186 euro.

Sono previsti anche la revoca della patente e il fermo amministrativo del veicolo, che diventa confisca in caso di recidiva.

La lista delle infrazioni che portano alla sospensione


1. senso vietato;
2. divieto di sorpasso;
3. mancata precedenza;
4. semaforo che vieti la marcia (rosso);
5. mancato rispetto dell’alt di un agente del traffico;
6. mancato rispetto delle regole sui passaggi a livello;
7. sorpasso a destra;
8. sorpasso vietato o effettuato senza rispettare le norme;
9. mancato rispetto distanza di sicurezza tra veicoli che abbia provocato un sinistro con grave danno ai veicoli tale da determinare la revisione;
10. divieto di inversione di marcia in alcune specifici casi;
11. mancato o irregolare uso del casco a bordo di ciclomotori e motoveicoli;
12. mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta (per cui si intendono i supporti per tenere fermi e in sicurezza i seggiolini dei bambini) e dei dispositivi anti abbandono;
13. uso del cellulare o di altri apparecchi durante la guida;
14. retromarcia sulle autostrade o strade extraurbane principali, anche sulla corsia di emergenza;
15. mancato rispetto della corsia di accelerazione e mancata precedenza sulle autostrade o strade extraurbane principali;
16. mancato rispetto del divieto di sosta o fermata, sulle autostrade o strade extraurbane principali;
17. mancato uso luci prescritte durante la sosta, su autostrade o strade extraurbane principali;
18. mancata collocazione del triangolo per veicolo fermo, su autostrade o extraurbane principali;
19. guida dopo aver assunto bevande alcoliche, con tasso inferiore a 0,5 g/l per conducenti cui è imposto in “tasso zero”;
20. mancata precedenza ai pedoni;
21. superamento di oltre il 20% del periodo di guida giornaliero massimo, o del tempo minimo di riposo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose;
22. superamento di oltre il 20% del periodo di guida settimanale massimo, o del tempo minimo di riposo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose;
23.

circolare quando è stato intimato di non proseguire il viaggio per violazione dei periodi di guida o mancato rispetto dei periodi di riposo, giornalieri e settimanali.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 12:11
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