Due bambini nati nello stesso giorno con la stessa patologia al cuore. Una vera e propria rarità che si è verificata all'ospedale del Cuore Monasterio a Massa, in Toscana, dove due neonati sono stati operati per la stessa cardiopatia.
Ai piccoli, una maschio e una femmina nati lo scorso 15 febbraio, la patologia era stata diagnosticata grazie a un'ecografia effettuata quando loro erano feti poco più grandi di un fagiolo. A garantirne la sopravvivenza sono state proprio le placente delle loro mamme, che sono riuscite a dargli una corretta ossigenazione e a permettere una buona crescita dentro il pancione.
Entrambi sono stati operati da Vitali Pak, direttore della cardiochirurgia pediatrica della Fondazione Monasterio, a pochissimi giorni dal parto e a un giorno di differenza l'uno dall'altro: il maschietto il 20 febbraio, mentre la piccola il 21. L'operazione è stata molto complessa, perché i neonati hanno presentato un'ulteriore complicanza che ha impegnato il team in sala operatoria.
L’intervento cardiochirurgico neonatale è, di per sé, già molto complesso per le dimensioni del cuore e dei vasi. A cuore fermo e in circolazione extracorporea, che garantisce la corretta ossigenazione, è stata effettuata la cosiddetta "switch operation", ovvero l’inversione delle due arterie. Inoltre entrambi avevano associata un’anomalia coronarica: anche le coronarie non si sono sviluppate nella posizione prevista per cui sono state reimpiantate.
I risultati dell'intervento
Dopo ben sette ore in sala operatoria, però, i medici sono riusciti a portare a termine l'operazione, grazie alla quale adesso i due bambini potranno svolgere una vita normale. «Gli interventi – ha spiegato il cardiochirurgo Pak alla Nazione – sono stati molto impegnativi, soprattutto per le dimensioni ridotte delle arterie, ma l’esito è stato positivo e tutti e due i bambini potranno condurre una vita normale.
La felicità delle mamme
Nel corso dell'intervento, ovviamente, le loro mamme sono state in apprensione ma, non appena gli specialisti sono usciti dalla sala operatoria e hanno saputo che i loro piccoli stavano bene, sono uscite lacrime di gioia dai loro occhi. «È stata durissima – hanno confidato le mamme prima della dimissione dei neonati, ringraziando tutti – ma l’ottimismo non ci ha mai abbandonato, né la fiducia in tutto il personale. Siamo state seguite e accompagnate dalla gravidanza al parto, fino all’intervento. Ci siamo sentite protette e abbiamo capito che i piccoli erano nel miglior posto possibile».
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2024, 15:35
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