«Ho perso due bambini e dal ginecologo mi hanno fatta sedere accanto a donne incinte e felici: è stato terribile»

In quella stessa stanza la giovane aveva poco prima dovuto fare i conti con la notizia dell'aborto spontaneo

«Ho perso due bambini e dal ginecologo mi hanno fatta sedere accanto a donne incinte e felici: è stato terribile»

di Hylia Rossi

Il dolore di perdere un figlio non può essere compreso. E non può essere spiegato. Eppure esiste, è lì, e chi ci è passato lo sente, forte, tagliente, anche col passare del tempo. Con l'aiuto e il supporto necessario si riesce ad andare avanti, nella maggior parte dei casi, ma non per questo si dimentica.

India Batson è una giovane donna di 29 anni e ha subito due aborti spontanei. Pochi giorni fa ha deciso di utilizzare il suo account TikTok per fare un appello: avere due diverse sale d'attesa dal ginecologo, una per le donne incinta e l'altra per chi non è riuscito a portare a termine la gravidanza

Questa richiesta arriva dopo aver dovuto fare i conti con un'ondata improvvisa e intensa di dolore durante l'ultima visita ginecologica. Proprio lì, nel luogo dove poco tempo prima aveva dovuto fare i conti con la notizia dell'interruzione della sua gravidanza, si è ritrovata circondata da persone allegre, in attesa di vedere il battito del cuore del feto su un monitor. 

La richiesta in lacrime

«Vorrei dare un consiglio agli studi ginecologici - dice India in un video pubblicato su TikTok -, ovvero avere due diverse sale d'attesa così che tutti coloro che si trovano lì perché hanno avuto un aborto spontaneo, per una gravidanza ectopica o una gravidanza ectopica interrotta possano aspettare altrove.

Questa gente è lì per una perdita e vorrei che ci fosse un'altra stanza in cui poter andare».

La 29enne sta parlando per esperienza personale e man mano che spiega la situazione e definisce la sua richiesta, gli occhi si fanno lucidi e l'emozione le vela la voce: «Sedersi in quella sala d'attesta, accanto a decine di donne incinta, mentre tu sei lì solo per fare le analisi del sangue e vedere se i livelli di HCG sono tornati a zero... è uno schifo. Non c'è altro modo per definirlo».

L'appello di India arriva dopo l'appuntamento dal dottore per ritirare proprio quelle analisi. «Non pensavo che sarei stata sopraffatta di nuovo dalle emozioni - dice - nel tornare a prenderle, nello stesso posto dove ho scoperto che non c'era più il battito. Sono entrata nella stanza e ho pensato "Oh, qui è dove... è dove ho capito che il cuore non batteva più"». La critica della 29enne è relativa, più in generale, al modo in cui viene gestito il dolore derivante da una simile perdita. 

Nei commenti, molti utenti sostengono il punto di vista di India: «Sono (molto) incinta e sono completamente d'accordo. A tutti i miei ultimi appuntamenti c'era questa dolce ragazza in preda a crisi di pianto e non è giusto che io fossi lì, di fronte a lei», «Sì, assolutamente, e anche avere un'area diversa in ospedale per chi ha perso il proprio bambino, così da non dover sentire piangere i neonati», «QUESTO! Esco traumatizzata ogni volta che sono in sala d'attesa, è indescrivibile. Ho avuto quattro aborti e non diventa più facile, MAI».


Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Marzo 2024, 22:15
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