Italia in zona rossa fino al 27 e Natale in lockdown. Tra spostamenti e cenone ecco cosa si può fare durante le feste

Italia in zona rossa fino al 27 e Natale in lockdown. Tra spostamenti e cenone ecco cosa si può fare durante le feste

di Alessandra Severini

Niente shopping, niente caffè al bar né pranzo al ristorante, spostamenti ridotti al minimo. Da oggi l'Italia si chiude e diventa tutta zona rossa. Pochissime le deroghe ammesse al divieto generale di spostarsi. Sarà consentito solo per motivi di lavoro, salute o necessità, o, fra le 5 e le 22 e per una sola volta al giorno, per andare a trovare amici e parenti in un'abitazione privata (ma la deroga è ammessa solo per due persone conviventi con figli minori di 14 anni, o persone disabili o non autosufficienti). Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento.


Per ogni spostamento, anche giustificato, bisogna avere con sé l'autocertificazione dove indicare il motivo dello spostamento, l'indirizzo di partenza e quello di arrivo. Sempre ammesso invece lo spostamento se si va a fare volontariato o per andare a messa (ma in una chiesa vicino casa). Molte parrocchie faranno la messa fra le 18.30 e le 20.30 di oggi per consentire ai fedeli di tornare comunque per le ore 22.

Gli spostamenti per vedere parenti e amici sono comunque consentiti soltanto all'interno della propria regione e lo stesso vale per gli spostamenti diretti alle seconde case.

Anche qui lo spostamento è ammesso solo per il nucleo familiare. Vietato invece anche all'interno della stessa regione lo spostamento per motivi turistici. Il ricongiungimento di coppie che vivono in città diverse è possibile solo se la meta coincide con il luogo in cui si ha la residenza, il domicilio o l'abitazione.


È consentito svolgere sia attività motoria, individualmente e in prossimità della propria abitazione, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed esclusivamente all'aperto. Da oggi chiusi anche tutti i negozi, tranne quelli che vendono beni di prima necessità (alimentari, farmacie, tabacchi, edicole). Non senza proteste: le associazioni di categoria hanno lanciato una campagna nazionale contro le disposizioni di Palazzo Chigi: i locali esporranno un cartello di protesta all'indirizzo del governo per essere costretti di nuovo a tenere le serrande abbassate: il settore è già in grave difficoltà economiche.


Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha chiesto agli italiani un ultimo sforzo, pazienza e disciplina: La stretta di Natale potrebbe permetterci di affrontare gennaio dosando le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa.
Da oggi, soprattutto nelle grandi città, i controlli per il rispetto delle regole saranno intensificati. Tra forze dell'ordine, vigili urbani e militari saranno 70mila gli agenti impegnati. In caso di violazione delle misure si rischia una multa che può andare dai 400 ai 1.000 euro, aumentata di un terzo se la violazione avviene «mediante l'utilizzo di un veicolo».
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Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Dicembre 2020, 08:39
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