Calci e pugni dal patrigno, gravissima bimba di 9 mesi

Calci e pugni dal patrigno, gravissima bimba di 9 mesi

di Giammarco Oberto

La cartella clinica è spaventosa. Frattura del cranio, emorragia celebrale, frattura dell’omero e del radio, lividi in tutto il corpo. E lei ha solo nove mesi. Dalla tarda sera di sabato è ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: è in coma farmacologico nel reparto di Terapia intensiva pedriatica, uno dei più avanzati d’Italia. Mentre la piccola lotta per sopravvivere, un uomo ha trascorso la sua prima notte in carcere, al Torre del Gallo di Pavia. È un giovane di 28 anni, il compagno della madre, qualcosa di vicino a un patrigno: condivide l’appartamento con la famigliola formata da nonna, madre e bimba. Ha confessato. Ha pestato la neonata con calci e pugni. Il movente: non c’è, o quanto meno lui non lo ha saputo spiegare.

Il tentato omicidio dell’infante è avvenuto nel pomeriggio di sabato in un condominio di via Colombo a Casarile, un Comune del Sud Milanese ai confini con la provincia di Pavia. È stata la nonna a trovare la bimba nella culla con ecchimosi al volto e al torace.

La nonna ha quindi contattato immediatamente il 118. La piccola è stata trasportata al policlinico San Matteo di Pavia. Dalla gravità delle ferite i medici hanno intuito l’accaduto e chiamato i carabinieri. In serata la bimba è stata trasferita all’ospedale bergamasco. Intanto il 28enne, l’unico in casa con la piccola quel pomeriggio, è stato portato in caserma a Pavia. Difeso dall’avvocato d’ufficio, ha ammesso di aver pestato la bimba, ma di non saperne il perché.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Ottobre 2022, 06:00
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