Valentina Boscaro racconta la sua versione dei fatti, un anno dopo la morte di Mattia Caruso, ucciso a coltellate dalla donna. Nell'aula della Corte d'Assise di Padova, la 33enne spiega le violenze che era costretta a subire e che l'avrebbero portata a piantare un coltello nel cuore dell'ex compagno, la notte del 25 settembre 2022 ad Abano. «Sono rimasta incinta di lui, perché voleva legarmi a sé per sempre obbligandomi ad avere un figlio insieme. Per questo ho deciso di abortire, perché non potevo sopportare di condannare un bambino ad una vita con un padre così violento», dice ai giudici.
Mattia Caruso, fermata la fidanzata Valentina: ha confessato. «L'ho ucciso con una coltellata»
Le violenze
La donna, secondo quanto spiegato nella sua difesa, sarebbe arrivata al gesto estremo dopo mesi di violenze. «Io e Mattia non stavamo insieme - ha spiegato Valentina durante l’udienza - lui voleva che io fossi come un oggetto di sua proprietà, mi ricattava minacciando di farmi terra bruciata attorno, così non sarei più riuscita ad andare a lavorare nei vari mercatini, fra cui quello di Sottomarina dove ci eravamo conosciuti nell’estate del 2020», ha detto, provando a descrivere quello che viveva ogni giorno.
L'accusa della famiglia
Il prossimo 18 ottobre la corte d’Assise in camera di consiglio potrebbe già emettere la sentenza di primo grado. Per la famiglia di Caruso, Valentina era una ragazza problematica, che stava rovinando la vita a Mattia. La donna, secondo la versione dei genitori della vittima, era colpita da repentini sbalzi d'umore e nell'estate del 2021 avrebbe cominciato una relazione con Denis Germanà, cugino di Mattia, già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Settembre 2023, 13:34
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