Maltempo, una carneficina: 12 morti. L'ultima vittima è un 61enne nel bellunese

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I morti per l'ondata di maltempo diventano 12: alle sei vittime nella giornata di ieri se ne sono aggiunte altre 6 tra ieri notte e questa mattina. Una donna a Dimaro, in Val di Sole, un vigile del fuoco volontario travolto da un albero mentre stava effettuando un intervento a San Martino in Badia, in Alto Adige, e un kite-surfista di 63 anni scagliato sulla scogliera di Cattolica dalle fortissime raffiche di vento. 

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L'ultima vittima è un pescatore, che ieri pomeriggio aveva fatto un sopralluogo sulle rive del lago di Levico, in Trentino, e il cui corpo è stato recuperato stamattina. Dopo l'allarme lanciato dai parenti la scorsa notte, i sommozzatori hanno recuperato il suo cadavere poco fa: è probabile che sia caduto nelle acque del lago a causa delle forti raffiche di vento.

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Diversi anche i feriti, tra i quali una bambina colpita da un sasso a Silandro e due giovani che a Roma sono stati travolti al Gianicolo dall'ennesimo albero caduto. «Un abbraccio alle famiglie che stanno soffrendo e un grazie, per l'ennesima volta, a tutti i soccorritori», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, ringraziando tutti i soccorritori e in particolare i vigili del fuoco. 
FORSE I MORTI SONO 11  Il cadavere di un uomo, probabilmente un immigrato attorno ai cinquant'anni, è stato trovato ieri sera sulla spiaggia di Casevecchie, a Bacoli, in provincia di Napoli. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi sulla morte dell'uomo, compresa quella che possa essere finito in acqua a causa del maltempo che ha imperversato ieri su tutta la costa flegrea. Se così fosse, sarebbe l'undicesima vittima del maltempo che sta imperversando sull'Italia da ieri. Il corpo dell'uomo, che indossava jeans e un giubbotto, è stato ritrovato da alcuni residenti sulla battigia. Le indagini dei carabinieri sono partite subito dopo i rilievi in presenza del magistrato di turno che ha predisposto il trasferimento della salma al II Policlinico di Napoli per l'autopsia.

UN DISPERSO TROVATO MORTO NEL BELLUNESE È stato trovato morto nel torrente Biois, intorno alle ore 16.00, Ennio Piccolin, 61 anni, di Falcade (Belluno), disperso da stamani dopo che la sua auto era stata trovata abbandonata nei pressi del corso d'acqua. Si tratta dell'undicesima vittima accertata. Piccolin, artigiano edile, si era allontanato ieri sera in auto dalla propria abitazione, che è stata rinvenuta, con il motore acceso e le portiere aperte, nella località Molin, lungo argine del torrente Focobon. Il corpo di Piccolin - riferiscono i Carabinieri di Belluno - è stato trovato senza vita nel torrente un chilometro più a valle. 


ONDATA DI MALTEMPO Continua dunque a flagellare l'Italia l'ondata di maltempo che da oltre 48 ore sta interessando il nostro paese con temporali e piogge torrenziali, venti oltre i cento chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri che stanno sferzando le coste. Particolarmente critica è la situazione in Liguria, dove oltre 20 mila persone sono senza energia elettrica. Portofino è isolata in seguito alla mareggiata che colpito tutto il golfo del Tigullio e ha pesantemente danneggiato la strada provinciale, mentre a Genova (dove le scuole restano chiuse anche a causa dei danni provocati da pioggia e vento ieri) l'aeroporto è stato chiuso dopo che il mare in tempesta ha portato detriti sulla pista, rendendola impraticabile. Tutti i voli sono stati cancellati e lo scalo resterà chiuso fino alle 14 per consentire le verifiche tecniche e gli interventi sugli impianti. 

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Grossi danni anche al porto di Rapallo, dove ha ceduto parte della diga: 19 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni - alcune delle quali in ipotermia - sono state salvate dopo ore dai vigili del fuoco mentre decine di super yacht, tra cui quello della famiglia Berlusconi, hanno rotto gli ormeggi e spinti dal mare e dal vento si sono schiantati contro la costa. Al terminal auto di Savona, invece, diverse Maserati pronte per l'esportazione sono andate distrutte a causa di un incendio provocato da un corto circuito dovuto all'allagamento del capannone.

DANNI A SANTA MARGHERITA LIGURE La mareggiata ha provocato danni ingenti a Santa Margherita Ligure una delle perle del Tigullio con Portofino e Rapallo.
Due le criticità: il crollo di una porzione della diga foranea del porto, divisa in due, e il cedimento in più punti della strada provinciale che collega Santa Margherita Ligure a Portofino. In tilt anche il depuratore Ci vorranno mesi per ripristinare queste due situazioni. Ci sono volute poche ore, invece, grazie alla forza e alla solidarietà dei cittadini, per provare a far tornare alla normalità la città anche se in alcune zone sono troppe le barche ammucchiate sul marciapiede o sugli scogli. Diverse le attività commerciali danneggiate. Oltre alla strada per Portofino è chiusa anche quella per Rapallo che si raggiunge solo dalla via Aurelia passando dalle alture. A Santa Margherita Ligure si sono recati anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, la Vicepresidente Sonia Viale e l'assessore Giampedrone. 

 
 


Situazione difficile, anche se in miglioramento, anche in Trentino-Alto Adige. Una tromba d'aria ha scoperchiato alcune case in Valsugana mentre diverse abitazioni sono state evacuate a Moena, Mattarello e Tezze di Grigno. A Dimaro il torrente Melendrio è esondato: 200 persone sono state evacuate in via precauzionale mentre non c'è stato nulla da fare per una donna travolta da una frana caduta nella zona di Campeggio. Disagi pesanti in Alto Adige, soprattutto in val Pusteria, dove la Drava e il rio Sesto sono usciti dagli argini allagando San Candido e Sesto, e all'imbocco della Valgardena, a Chiusa, dove è attesa la piena dell'Isarco.
 
 

IN CAMPO ANCHE L'ESERCITO Anche l'Esercito è in campo, con personale e assetti specialistici, per fronteggiare l'emergenza maltempo in tutta Italia, garantendo il soccorso alla popolazione e il supporto alle Istituzioni locali, in coordinamento con la Protezione Civile . In particolare sono in corso ricognizioni di squadre delle Unità del genio «in Liguria dove preoccupano - si legge in una nota - le aree litorali colpite dal forte vento e mareggiate, e nel Triveneto dove sono monitorati i livelli dei fiumi a rischio esondazione e si stanno valutando eventuali concorsi specialisti della Forza armata oltre agli assetti del Reggimento Lagunari 'Serenissimà che da ieri sono impiegati nell'area della golena di Ponte di Piave (Treviso) con barchini pronti per il recupero di cittadini rimasti isolati, in collaborazione con i Vigili del Fuoco». Nel Centro Italia sono in corso due interventi richiesti dalla Prefettura di Roma per la rimozione di alberi nel quartiere di Monteverde e a Guidonia Montecelio.

Sul territorio sono già stati allertati i 12 Reggimenti Genio distribuiti su tutta la Penisola, che esprimono capacità non solo operative ma anche di protezione civile e che sono dotati di mezzi speciali come escavatori cingolati, terne ruotate, autogrù, motopompe, torri di illuminazione, gruppi elettrogeni, veicoli tattici. «I mezzi e le professionalità dell'Esercito - viene sottolineato - sono una capacità duale in grado d'intervenire, in ogni momento, in tutto il territorio italiano a supporto dei cittadini, come dimostrato durante le emergenze e le calamità naturali che hanno colpito il Paese nel corso degli ultimi anni». In particolare, «i reparti genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed all'elevata connotazione 'dual-usè sono in grado di intervenire prontamente ed efficacemente a favore della comunità nazionale in casi di maltempo, come già avvenuto in passato».


AUTO INGHIOTTITA DA UNA VORAGINE Voragine nell'Aurelia a Finale Ligure all'altezza della zona Malpasso, a causa della forte pioggia caduta ieri e durante la notte. Alle 5 di stamani è collassata una delle due carreggiate aprendo una voragine profonda 6 metri dentro la quale è finita una vettura. La donna che si trovava al volante è rimasta lievemente ferita. Soccorsa dai vigili del fuoco è stata trasferita sotto choc in ospedale. 

IL SINDACO: LA STRADA PER PORTOFINO NON C'È PIÙ  «La Strada Provinciale 227 per Portofino non esiste più. Il borgo è isolato. Si raggiunge solo dal mare se le condizioni meteo lo permettono. La violenza delle onde si è abbattuta con incredibile forza sulla panoramica che collega Santa Margherita Ligure con Portofino». Lo dice il sindaco Matteo Viacava che per tutta la notte ha gestito l'emergenza. Viacava è stato impegnato anche nello spegnimento dell'incendio che ha coinvolte alcune sale del Comando della Capitaneria di Porto del Borgo. «Tutta Portofino, tutti i ragazzi del paese hanno lavorato in piazza, sui moli. Siamo uniti, siamo forti. Non sono il sindaco di Portofino, sono un portofinese e sono fiero e orgoglioso di esserlo. Questa comunità unita ha evitato il peggio», ha detto il sindaco. 

ROMA, CADE ALBERO AL GIANICOLO: DUE FERITI  Due ragazzi sono rimasti feriti ieri pomeriggio dalla caduta di un grosso albero al Gianicolo. È accaduto in piazza Garibaldi. I due giovani erano vicino al cannone del Gianicolo quando l'albero è caduto e li ha colpiti. Il ragazzo, un 23enne, è stato trasportato in codice rosso in ospedale e sarà operato a una gamba. La ragazza, di 16 anni, in codice giallo per la frattura di una caviglia e vari traumi. 

I due studenti romani sono stati soccorsi dai carabinieri della stazione Gianicolense nel pomeriggio di ieri. Il più grave è il ragazzo di 23 anni, che comunque non è in pericolo di vita, ed è stato trasportato dal 118 in ospedale in codice rosso per essere sottoposto a un intervento chirurgico alla gamba. I carabinieri hanno allertato il personale preposto per il transennamento dell'area in attesa della rimozione del tronco.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Ottobre 2018, 09:26
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