Luca Tacchetto ed Edith Blais, scomparsi in Burkina Faso: «Sono vivi, ma la situazione è complicata»
di Silvia Natella
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Come riporta il quotidiano Journale de Montreal, il ministro avrebbe dichiarato che si tratta di una situazione molto complicata: «La cosa più importante per noi è la sicurezza e la salute di Edith. Non posso entrare nei dettagli: ci sono cose che sappiamo ma non possiamo condividere perché sono informazioni riservate e non vogliamo dire cose che potrebbero mettere in pericolo Edith. Nel corso dell'estate abbiamo continuato a dialogare con il Primo Ministro e con l'Italia per risolvere il caso».
Anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo, anche se dalla Farnesina non si pronunciano. Nulla porta a pensare, tuttavia, che la sorte dell'architetto 28enne di Vigonza non sia la stessa della ragazza.
Blais e Tacchetto stavano lavorando a un progetto di riforestazione con il gruppo umanitario Zion'Gaia.
La destinazione finale pare fosse il Togo perché avevano promesso a un amico conosciuto un anno prima in California di aiutarlo a realizzare di un villaggio per i disagiati. Per questo avevano scelto di partire in auto. Da Vigonza per migliaia di km Luca era transitato dapprima in Francia e Spagna, poi in Marocco, Mauritania, Mali e Burkina Faso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 11:32
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