Emergenza Xylella. Sandali, direttore del consorzio olivicolo: «Non si fa nulla»

Emergenza Xylella. Sandali, direttore del consorzio olivicolo: «Non si fa nulla»

di Valeria Arnaldi
Pietro Sandali, direttore Unaprol, consorzio olivicolo italiano, come si può contrastare la Xylella?
«Ad oggi si possono solo estirpare le piante infette e bruciare i residui. Per gli impianti produttivi, l'unica soluzione è togliere le piante e reimpiantarne le varietà tolleranti Fs17 e Leccino. Per le aree monumentali si sta cercando di fare innesti, qualche effetto positivo c'è stato».



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Cosa è stato fatto finora?
«A causa di opinioni contrastanti non sono stati effettuati interventi fondamentali per bloccare la Xylella sia sul fronte dell'estirpo, sia per la lotta al vettore. E tuttora non si sta intervenendo».

In che modo si possono contrastare gli insetti vettori?
«Nelle aree con oliveti dove è stata fatta pulizia, c'è stato qualche risultato nella lotta alla sputacchina. Bisogna procedere secondo le buone pratiche agricole in campagna e nelle aree demaniali. Si deve fare continua manutenzione affinché gli insetti non trovino contesti per diffondersi».

Il rischio è per tutta l'Europa.
«L'insetto si muove e con questi cambiamenti climatici, sa solo Dio fino a dove può arrivare».
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Maggio 2019, 08:33
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