Italiani rapiti: pressing per i religiosi Dall’Oglio e Maccalli. Il gesuita preso a Raqqa sette anni fa, l’altro missionario sequestrato in Niger

Italiani rapiti: pressing per i religiosi Dall’Oglio e Maccalli. Il gesuita preso a Raqqa sette anni fa, l’altro missionario sequestrato in Niger

di Domenico Zurlo
La notizia della liberazione di Silvia Romano è stata una luce abbagliante in questo periodo difficile, per il nostro Paese e non solo. Ma Silvia non è l’unica italiana ad essere stata sequestrata negli ultimi anni: nelle mani di gruppi jihadisti si trovano infatti tuttora due sacerdoti, padre Paolo Dall’Oglio e padre Pier Luigi Maccalli, e Nicola Chiacchio. 

Dal sequestro di padre Dall’Oglio sono passati ormai quasi sette anni: era il 29 luglio del 2013 quando il gesuita romano fu preso come ostaggio a Raqqa, in Siria, in quella che solo un anno dopo sarebbe diventata la capitale dello Stato islamico. Espulso dal Paese un anno prima, era tornato su richiesta dei ribelli anti-Assad, in rivolta contro il Califfato che stava iniziando a prendere il potere. Le ultime informazioni su padre Dall’Oglio risalgono allo scorso novembre, quando gli Usa hanno diffuso una sua foto offrendo 5 milioni di dollari per il suo ritrovamento: nel febbraio del 2019 il quotidiano The Times riferì invece che l’Isis, in fuga dai suoi territori dopo la sconfitta militare, avrebbe offerto il religioso italiano in cambio di un salvacondotto per poter scappare.

Risale invece a poco meno di due anni fa il rapimento di padre Pier Luigi Maccalli, sequestrato in Niger nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2018 da un gruppo di jihadisti provenienti dal Mali o dal Burkina Faso: missionario della Società delle Missioni Africane, era parroco a Bomoanga,a 150 km dalla capitale del Niger Niamey. Un video di 24 secondi, girato lo scorso 24 marzo e diffuso il 6 aprile ha confermato che è ancora vivo: nel filmato si vede padre Pier Luigi in compagnia di un altro italiano, Nicola Chiacchio, un turista rapito mentre si trovava in vacanza in Mali: secondo quanto raccontato dal sito Air Info Agadez, tra i primi a pubblicare il filmato, Chiacchio stava andando in bicicletta a Timbuctu quando fu sequestrato da un gruppo di jihadisti in una zona altamente pericolosa. 

Non si hanno più notizie da tempo invece di Antonio Russo, Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino, i tre napoletani svaniti nel nulla a Tecalitlan, in Messico il, 31 gennaio 2018: un giallo ancora irrisolto, in una zona controllata militarmente dai narcos della droga che da anni sono protagonisti di atti di terribile violenza per controllare il loro territorio. Dopo la bella notizia della liberazione di Silvia e il suo abbraccio commovente con la mamma, è giusto non dimenticare gli altri italiani costretti a rimanere ancora lontani dalle loro famiglie.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Maggio 2020, 06:14
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