Nove milioni di italiani hanno chiesto prestiti: a rate anche le cure mediche

Nove milioni di italiani hanno chiesto prestiti: a rate anche le cure mediche

di Mario Fabbroni
Il Belpaese delle rate oramai sfiora i 100 miliardi. Una montagna di soldi (per la precisione 97.046.720 miliardi di euro al 30 giugno 2018) che gli italiani sanno di dover restituire. Prima o poi. L'indebitamento - soprattutto con il sistema bancario - è infatti in aumento dell'1% sul 2017 e riguarda soprattutto quei 9 milioni di persone che hanno chiesto un prestito.


Economia stagnante, stipendi al palo e ritorno dell'inflazione hanno spinto gli italiani a fare sempre più ricorso ai finanziamenti. Oltre due terzi lo fanno rivolgendosi a una banca, una parte minore a società finanziarie e ancora meno agli intermediari. Così comprare a rate, anche se non fa parte della cultura del Belpaese, è diventato per molte famiglie l'unico modo per accedere a certi beni: la casa in primis (con le rate del mutuo) ma anche l'auto o la moto nuova passano obbligatoriamente per quel 57% di prestiti personali (+11%) che sono oramai diventati parte fissa del bilancio economico di famiglie e single.

L'acquisto di denaro da restituire poco per volta avviene per il 19% attraverso la cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione (+8%), mentre sono in calo i prestiti finalizzati ad un determinato scopo come i lavori di ristrutturazione (18% del totale ma -21% rispetto al 2017) e quelli legati alle cosiddette carte di credito revolving (-14% rispetto a 12 mesi prima ma comunque il 6% del complessivo debitorio).

Fanno sicuramente impressione quegli oltre 7 milioni di italiani che si sono indebitati soltanto per curare patologie spesso gravi (anziani e categorie deboli) ed i 522.600 costretti ad accedere al credito bancario perché non riescono a garantire assistenza adeguata ai loro familiari non autosufficienti. Ammontano poi a quasi 900 mila coloro che invece utilizzano i prestiti per pagare gli studi ai propri figli fino all'università e sono 330 mila gli italiani già titolari di prestiti che hanno ritrattato il proprio debito, visto il perdurare della crisi.
Federconsumatori sostiene che spesso - in fase di restituzione delle somme ricevute - si pagano costi impropri: così è stato attivato il Servizio Trasparenza, consulenza gratuita ai cittadini per verificare se ci sono gli estremi per recuperare somme significative.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Maggio 2019, 08:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA