Schiacciata dal peso economico e psicologico del debito col Fisco, decide di farla finita. Per fortuna, a fermarla prima del dramma, è stato il papà. L'imprenditrice 50enne di Mogliano (Mestre) ha tentato di suicidarsi impiccandosi. Adesso è ricoverata in coma, condizioni gravi, con prognosi riservata.
La denuncia del marito
L'allarme è scattato mercoledì mattina alle 11.30. I soccorsi sono intervenuti e hanno stabilizzato la donna, poi ricoverata. «Era una tragedia annunciata», le parole del marito riportate dal Mattino di Padova.
«Mia moglie è titolare di una piccola azienda a gestione famigliare che non ha mai avuto problemi», spiega, «e da anni era in prima linea nel fronteggiare uno Stato che se la prende sempre con i più deboli e mai con i forti. Nell’ultimo periodo abbiamo continuato a ricevere dall’Agenzia delle entrate, una dopo l’altra, quasi ogni venti giorni, una serie di cartelle esattoriali per una somma di oltre 300 mila euro.
Le caso delle false fatturazioni
Alcune settimane fa il marito aveva chiesto aiuto anche al Comune di Mogliano. «Non possiamo affrettare giudizi e in questo momento è inevitabile continuare a sperare che la nostra concittadina si riprenda», commenta, «I retroscena che vengono tratteggiati aprono però uno squarcio inquietante sul trattamento riservato dallo Stato a questi piccoli imprenditori. Il faro dovrebbe essere sempre il buon senso e l’equità». La donna era stata accusata in passato per alcune false fatturazioni, che poi erano state archiviate dal tribunale di Treviso. In sede civile il giudice tributario ha invece accolto le argomentazioni del Fisco dando successivamente il via al recapito in automatico di una serie di cartelle esattoriali legate al riconteggio dell’utile dell’azienda, degli oneri Inps, Inail e altri addebiti. Un fatto paradossale, che ha portato la donna allo stremo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Maggio 2023, 12:46
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