Sei mesi di carcere. Questa la condanna inflitta dai giudici sauditi a Ilaria De Rosa, la 23enne trevigiana rinchiusa da quasi quaranta giorni in un carcere di Gedda in Arabia Saudita con l'accusa di «detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti». La giovane però, si è sempre professata innocente. Ad ascoltare la sentenza anche la sorella Laura, arrivata a Gedda già da qualche giorno e presente in Tribunale come uditrice.
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Ilaria De Rosa condannata per spaccio di droga
Secondo quanto riferito da La Repubblica, la notizia dell’arresto è stata diffusa soltanto l’8 maggio dopo che i genitori, avendo perso i contatti con la figlia, si erano rivolti ai carabinieri.
La ragazza si è detta innocente e ha riferito di aver respinto tutte le accuse in occasione di un interrogatorio in lingua inglese cinque giorni dopo la sera del suo arresto. I suoi genitori, in un’intervista, hanno escluso che la figlia potesse essere in possesso di droga poiché, oltre a non averne mai fatto uso, conosce perfettamente il rischio che questo può comportare in paesi come l’Arabia Saudita, in cui risiedeva da tre mesi.
Chiesta una nuova visita
«L'ambasciata italiana a Riad e il Consolato generale a Gedda, in stretto raccordo con la Farnesina stanno prestando tutta l'assistenza possibile alla connazionale. Subito dopo la sentenza, abbiamo richiesto un'altra visita consolare per permettere alla sorella della connazionale di visitarla», spiegano fonti diplomatiche.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Giugno 2023, 22:36
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