Fa discutere la morte di Antonio De Marco, guardia giurata di 62 anni, stroncato da un malore a Treviso. Per il sindacato faceva «troppi straordinari». Il vigilantes era dipendente dell’istituto di sicurezza Sicuritalia e stava lavorando. A cercare di prestargli soccorso sono stati alcuni turisti di passaggio, ma non c'è stato nulla da fare. Lascia la moglie e due figli.
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L'uomo era sceso dall’auto di servizio per un controllo di routine di fronte alla sede della canottieri Sile, e poi all'improvviso è crollato a terra, perdendo i sensi. Il malore, forse un infarto, è stato fatale. Alcuni turisti di passaggio hanno lanciato l’allarme al 118, ma quando i soccorsi sono arrivati non c’era più nulla da fare.
«Questa tragedia fa emergere ancora una volta ciò che denunciamo da tempo - dichiara al Corriere della Sera la segretaria generale della Fisascat Patrizia Manca - i dipendenti dei servizi di sicurezza e della vigilanza privata lavorano in condizioni ormai inaccettabili, con un contratto scaduto da oltre 6 anni, con turni massacranti, con stipendi insufficienti e in costante violazione delle norme di legge in materia di sicurezza».
«Il nostro iscritto - aggiunge Rosario Gambino, delegato sindacale della Fisascat - stava facendo troppi straordinari, comandato in servizio di pattugliamento continuato per mancanza personale: percorreva 400 chilometri al giorno in auto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Aprile 2022, 10:18
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