Il green pass come i lager nazisti. Un'assurdità che potevamo aspettarci dai no vax di Novara, ma che si ripete anche in altre zone d'Italia. Ad Iseo (Brescia), un pub è finito nella bufera per aver affisso un'insegna con la scritta «Il green pass rende "liberi" since 1940».
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La scritta su fondo nero, affissa all'entrata del pub Lakeshop, ha fatto il giro dei social e generato parecchie polemiche, poiché ricorda la scritta "Il lavoro rende liberi" sulle porte dei campi di concentramento nazisti.
Se i dipendenti del pub sono vaccinati, non si può dire lo stesso del titolare. «Non sono vaccinato, penso che il tampone sia più sicuro ma per questo non voglio essere discriminato», spiega ancora Francesco Marangoni. Le dichiarazioni dell'uomo non sono piaciute al sindaco di centro-destra di iseo, Marco Ghitti, di professione medico: «Sarà stato anche un atto di goliardia, ma non andava fatto e va punito e condannato. In questo periodo di tensione sociale i richiami ad una ideologia vanno evitati e sanzionati. La libertà di espressione va garantita ma queste degenerazioni non sono accettabili».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Novembre 2021, 18:17
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