Giuliana lascia il posto fisso per fare la prof precaria a Marettimo: «Ho una sola alunna, Giada, ma insegnare era il mio sogno»

La 34enne di Palermo ha cominciato a insegnare cinque anni fa, scegliendo la vita da precaria

Giuliana lascia il posto fisso per fare la prof precaria a Marettimo: «Ho una sola alunna, Giada, ma insegnare era il mio sogno»

di Redazione web

Giuliana Clemente un lavoro ce l'aveva, e anche fisso: dal 2008 faceva la segretaria in un'azienda. Ma non era quella la sua passione, e così ha deciso di seguire la sua vera natura e dedicarsi all'insegnamento. La 34enne palermitana si è trovata nuovamente di fronte a una scelta difficile quando le è stato chiesto se volesse insegnare insegnare a Pantelleria o trasferirsi sull'Isola di Marettimo per insegnare a una sola alunna, Giada. Lei ha scelto la piccola isola dell'argipelago delle Egadi, che in inverno è abitata solo da un centinaio di persone: «È stato mio padre a spingermi incontro a questa nuova sfida, perché, abituata ai sacrifici dei trasferimenti scolastici, certamente sarei riuscita anche in questo, che da credente ho visto come un segno divino», ha detto al Corriere della Sera.

Una sola alunna

Marettimo, affollata di turisti e colori durante l'estate, d'inverno accoglie circa un centinaio di residenti. Qui vive la famiglia di Giada, una bambina di 11 anni che ha iniziato la prima media con un'insegnante tutta per sé, Giuliana. Questo privilegio permette a Giada di ricevere un'attenzione personalizzata, contraddistinta dal vantaggio di non dover viaggiare quotidianamente in aliscafo per raggiungere la scuola di Favignana. Nonostante le sfide logistiche dell'isola, Giuliana riconosce il diritto di tutti all'istruzione, sottolineando l'importanza della sua scelta nell'affermare questo diritto per la giovane alunna. La storia di Giada, sollevata dai genitori che avevano regolarmente iscritto la figlia alla prima media, rivela le difficoltà affrontate, evidenziando la necessità di garantire un accesso equo all'educazione su piccole isole come Marettimo. «Giada ha già deciso cosa fare da grande», racconta Giuliana: vuole fare l’insegnante, affinché i bambini che vivono sull’isola, a cui sente un forte senso di appartenenza, possano andare a scuola».

La comunità di Marettimo

La storia di Giada ha attirato l'attenzione della comunità locale, che ha accolto Giuliana con affetto.

Francesco Billante, padre di Giada, spiega che, nonostante possa sembrare insolito, è la normalità per una piccola comunità come la loro garantire l'istruzione a tutti i bambini. Quest'anno, grazie a una sensibilità politica, è stato messo in atto un potenziamento delle ore scolastiche, dimostrando un impegno concreto per l'educazione della giovane generazione.

La scelta di Giuliana

«Prima di optare per Marettimo», racconta Giuliana, «ero insegnante supplente in un liceo a Pantelleria, dove avrebbero sicuramente confermato la mia posizione. Lasciare i ragazzi ai quali mi ero affezionata è stato un momento difficile, ma credo che se Dio mi ha guidata qui, ci sia un motivo». Cinque anni fa, Giuliana ha iniziato a insegnare utilizzando le graduatorie provinciali per le supplenze, abbandonando il lavoro di segretaria a tempo indeterminato per perseguire il suo sogno di insegnare. La precarietà e le sfide di trasferirsi in un'isola senza neanche un servizio di guardia medica non sono decisioni che tutti possono affrontare con leggerezza. Forse è proprio questo elemento che rende unica questa storia: il fervente desiderio di apprendimento di una bambina e la grande passione di una insegnante, che supera ogni ostacolo.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Novembre 2023, 08:20
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