Da alcuni anni, millantando di trovarsi in uno stato di bisogno, aveva indotto un anziano parroco, del comprensorio ceramico reggiano, ad aiutarla con reiterate e pressanti richieste di denaro facendosi consegnare, in tempi diversi, somme di denaro che nel tempo hanno raggiunto la somma di circa 10.000 euro.
A scoprirlo i carabinieri di Scandiano, nel reggiano, che con l'accusa di truffa continuata hanno denunciato alla procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 65enne romena, già nota alla polizia per simili precedenti che risalivano al 2019.
Ad allertare i carabinieri è stata la nipote del parroco 80enne, oramai in pensione, venuta a conoscenza che lo zio da tempo consegnava somme di denaro a una donna, che da alcuni anni raccontava al parroco le più disparate condizioni di necessità. Sono così partite le indagini e la svolta è arrivata quando i carabinieri, in abiti borghesi, hanno notato una donna entrare in chiesa e raggiungere il parroco per ricevere dei soldi.
Dagli accertamenti è emerso che la donna aveva appena ricevuto 40 euro e che il parroco disponeva di ulteriori 500 euro che intendeva consegnarle.
La donna chiedeva aiuto per far fronte alle più disparate e inesistenti spese come, ad esempio, il mantenimento di un bambino gravemente malato. Le richieste, fanno sapere i carabinieri, erano divenute negli ultimi tempi sempre più pressanti tanto che la donna chiamava il parroco con una frequenza anche di quaranta telefonate al giorno. La donna è stata denunciata alla procura reggiana per i reati di truffa.
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Ottobre 2021, 14:22
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