«Pestato in cella dagli agenti: una spedizione punitiva dopo aver protestato»: la denuncia di un detenuto, aperta un'indagine

«Pestato in cella dagli agenti: una spedizione punitiva dopo aver protestato»: la denuncia di un detenuto, aperta un'indagine

Un fascicolo di inchiesta per lesioni è stato aperto dalla Procura di Venezia in seguito alla denuncia di un detenuto che ha raccontato di essere stato picchiato pesantemente da alcuni agenti del carcere di Santa Maria Maggiore. Il 23enne, originario dell'est Europa, era stato poi trasferito da Venezia al carcere veronese di Montorio, dove i medici hanno riscontrato le sue gravi condizioni - presentava anche un'emorragia interna - disponendone il ricovero d'urgenza in ospedale. Il giovane ha riferito al proprio avvocato quanto gli era accaduto, e così in Procura è arrivata un esposto denuncia nei confronti di tre agenti di polizia penitenziaria.

L'avvocata del giovane, Anna Osti, ha raccontato al Corriere Veneto che il 23enne si trova ancora ricoverato a Verona, perchéi sanitari ritengono sia troppo fragile per essere rimandato in carcere. Secondo quanto riferito dal quotidiano La Nuova Venezia, il ragazzo, in carcere per rapina a mano armata, sarebbe rimasto alcuni giorni in rianimazione. Uno degli aspetti da chiarire riguarda il nullaosta - attinente anche le condizioni di salute del recluso - che deve sempre essere dato per il trasferimento dei detenuti da un penitenziario ad un altro. La presunta «spedizione punitiva» sarebbe scattata dopo che il giovane aveva inscenato una protesta, dando fuoco in cella ad alcuni fogli di giornale.

«Il Pd ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso del ventitreenne di Mestre detenuto nel carcere di Montorio Veronese che è stato portato d'urgenza all'ospedale Borgo Roma con fratture e un'emorragia interna in corso che lo ha costretto a un delicato intervento e a tre giorni di terapia intensiva», scrive in una nota la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani e i componenti dem della commissione Giustizia di Montecitorio, Federico Gianassi, Alessandro Zan, Michela Di Biase, Marco Lacarra. «Come si legge nel testo dell'interrogazione "al suo risveglio, così come denunciato dalla madre, il ragazzo ha dichiarato di 'essere stato selvaggiamente picchiato da agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia.

Il Garante dei detenuti si è già attivato e la Procura di Venezia, competente per territorio, ha iniziato gli accertamenti'. Al ministro Nordio chiediamo che sia fatta piena luce su questo ennesimo caso di violenze e di conoscere quali misure, anche di carattere disciplinare, sono state adottate».


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Febbraio 2024, 13:32
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