il 3 aprile del 2023 in un corridoio di un carcere italiano, l'istituto di Reggio Emilia, degli agenti della polizia penitenziaria hanno incappucciato un 40enne detenuto tunisino con un federa, per poi metterlo pancia a terra con uno sgambetto. Da lì partono pugni sul volto e sul costato, viene calpestato con gli scarponi, trattenuto alcuni minuti per braccia e gambe. Poi, denudato e sollevato di peso, sempre col cappuccio in testa, viene trascinato di nuovo in cella.
L'intero pestaggio è stato documentato dai video delle telecamere interne, finiti agli atti dell'inchiesta chiusa dalla Procura reggiana a carico di 10 agenti, otto dei quali sono accusati di tortura.