Coronavirus, «A Vo’ Euganeo il 40% degli infetti era asintomatico»
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Nello studio emerge che la maggior parte della popolazione risultata positiva non presentava i sintomi della malattia e che non c'è alcuna differenza, in qualità di carica virale, tra coloro che hanno manifestato i sintomi e chi non li aveva. Non è quindi corretto dire che gli asintomatici hanno una carica virale minore e sono meno contagiosi, sono invece contagiosi come tutti gli altri pazienti risultati positivi al coronavirus. I bambini sono risultati in effetti essere più resistenti alla malattia, in famiglie in cui ci sono stati contagi spesso i più piccoli sono poi risultati essere negativi.
«Questo lavoro mette in risalto l’efficacia delle strategie di contenimento messe in atto a partire dall’identificazione del primo paziente positivo al Sars CoV-2 residente nella piccola comunità di Vo’», afferma Elisa Franchin del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova, prima co-autrice dello studio. Questa ricerca dimostra come identificare velocemente i cluster e isolarli sia la prma strategia vincente per vincere l'epidemia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Giugno 2020, 17:40
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