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Coronavirus, velista trentino bloccato con famiglia nel mare delle Bahamas: «Non so quanto dureremo»
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di redazione online
«Siamo in uno dei posti più sicuri e belli al mondo, l'Exuma national park. Ma dobbiamo essere certi che tutto vada sempre bene. E siccome questa certezza non si ha mai, non vorremmo che un piccolo problema diventasse una grande emergenza da gestire. Quindi stiamo cercando di capire come lasciare la barca al sicuro e ritornare in Italia». Enrico Tettamanti, skipper e velista trentino, è bloccato da un mese alle Bahamas con la moglie, la chef Giulia Azzalli, ed i figli di 1 e 3 anni. A dispetto di quanto si potrebbe immaginare, la situazione non è così paradisiaca ed Enrico riesce a gestirla grazie all'esperienza accumulata in 25 anni di navigazioni in luoghi estremi del pianeta.
Il mare bloccato dal lockdown governativo a causa dell'emergenza coronavirus è una situazione surreale: «E' sempre stato il simbolo della libertà e oggi essere fermi qui è davvero strano», racconta Enrico all'ANSA. Lo skipper e la sua famiglia hanno scorte per circa un mese e la situazione di difficoltà generale alle Bahamas, che vivono grazie al turismo e sono state devastate dall'uragano Dorian, potrebbe precipitare. Inoltre la famiglia Tettamanti si è svegliata con la notizia di una nuova ordinanza del primo ministro con restrizioni molto forti nei confronti di tutte le barche già presenti nell'arcipelago. Arrivarci non è più possibile così come nessuno può navigare negli stati confinanti.
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