Cocoricò fallito, social in lutto: «Fine di un'era». Chiusa la discoteca simbolo della movida romagnola

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Addio al Cocoricò: è fallita la celebre discoteca di Riccione simbolo della movida romagnola. Il gruppo a cui fa capo la discoteca è stato infatti dichiarato fallito dal Tribunale di Rimini lo scorso 4 giugno. I giudici hanno respinto la richiesta di concordato preventivo fallimentare e ha nominato un curatore: un iter fatto partire dall'Agenzia delle Entrate, per via di un mancato versamento delle imposte.

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Il prossimo 25 ottobre si svolgerà l'esame dello stato passivo del locale dove si capirà quanti sono coloro che vantano crediti verso il Cocoricò. La discoteca, già finita sotto i riflettori nel 2015 per la morte di un 16enne per overdose, era stata sanzionata con una sospensione della licenza dal Comune di Riccione nel 2018 per non aver pagato la Tari, e dall'Erario, per non aver pagato le tasse.



A gennaio, poi, la discoteca era stata sottoposta a un sequestro preventivo, disposto dal tribunale di Rimini, per un totale di oltre 800 mila euro, cioè l'equivalente delle imposte risultate evase in seguito agli accertamenti effettuati nel 2018 dalla Guardia di Finanza. Guai a cui si aggiunsero alcuni problemi legati al mancato pagamenti di artisti, tra cui la Danceandlove, società fondata dal dj Gabry Ponte, che ha chiesto il sequestro dei marchi Cocoricò, Titilla e Memorabilia.
LUTTO SUI SOCIAL In tanti sui social hanno espresso il loro dispiacere per quanto avvenuto: non è ancora chiaro se la discoteca tornerà ad aprire i battenti con un'altra proprietà a breve. Ma per la movida romagnola si chiude un'era: «Povero Cocoricò. Quanti ricordi sin da quando era Club dei 99 e poi Lex Club. La miglior gioventù a Riccione», scrive un utente. «Abbiamo perso un’utopia diabolica ed affascinante: portare ai grandi numeri e alle grandi masse le esperienze estreme di nicchia, quelle più avanguardistiche, estreme, maledette, ricercate», scrive Stefania.
 
«Stefanel in amministrazione straordinaria, Cocoricò fallito, gli anni 80-90 sono alla debacle», aggiunge un’altra utente. «Cocoricò fine di un’era, non era solo una discoteca qualsiasi ma era il simbolo della movida italiana all’estero, uno dei pochi club ad avere artisti internazionali sempre», scrive ancora Giulia.
Ma non manca l’ironia, anche pungente: «Al Cocoricò si sono calati anche il fatturato», scrive un utente. Massimo è ancora più caustico: «Una buona notizia: il Cocoricò di Riccione, conosciuto come il mitico Cocco, la discoteca impunita dove si moriva di droga e facevano finta di niente, è fallita. Adesso chi ci lavorava dovrà trovarsi un lavoro. Vero». Comunque la si pensi, quest'estate la movida di Riccione avrà un luogo cult in meno.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Giugno 2019, 20:27
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